La parola magica della 72esima edizione del Trento Film Festival è irishness. E il tema è la montagna come donna, la montagna come luogo di equilibri delicati
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
La montagna come donna. La montagna come luogo di equilibri delicati.
La conferenza stampa del 15 febbraio, presieduta dal presidente Mauro Leveghi, dalla direttrice Luana Bisesti, dal presidente della Camera del Commercio Giovanni Bortolotti, dalla vice sindaca del Comune Elisabetta Bozzarelli, dalla vice presidente della Provincia Francesca Gerosa, ha messo in evidenza l’importanza del Festival (primo esempio di Festival internazionale di montagna), ben radicato nel territorio trentino.
Le novità sono nel manifesto realizzato da Ludovica Basso in arte Clorophilla. Una giovane artista, è del 1986, che trova le sue ispirazioni viaggiando e stando a contatto con la natura, con le lunghe passeggiate, ispirata da ciò che la circonda.
Il manifesto della 72esima rassegna del Trento Film Festival vuole esprimere l’importanza della montagna vista come una grande donna che primeggia tra le rocce, come una forza creatrice, come madre, sottolinea Elisabetta Bozzarelli.
Il presidente ribadisce come il Trento Film Festival non abbia un tema specifico che identifica ogni edizione. “Il Festival è invece caratterizzato ogni anno da un’illustrazione che rappresenta un “manifesto” nel senso più pieno del termine, ideale e programmatico. Ogni anno diverso", dice Mauro Leveghi.
Un altro Mauro tra gli organizzatori del Festival. E’ Mauro Gervasini, responsabile della programmazione cinematografica, che ha diretto dal 2013 al 2017 Film Tv ed è consulente selezionatore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Un pedigree eccellente per essere il responsabile della programmazione cinematografica del Trento Film Festival. Il critico cinematografico ci introduce il Paese scelto per “Destinazione…”. E’ l’Irlanda: alla scoperta dell’irishness, tra cinema, musica e letteratura.
“Due le principali motivazioni della scelta: la prima è che, nonostante si tratti di un paese 'piccolo' per dimensioni e numero di abitanti, l’Irlanda ha vissuto fin da prima dell’800 importanti ondate migratorie. Migliaia di persone si sono trasferite nel mondo". L’irishness è la parola magica.
E poi “l’Irlanda ha una storia cinematografica importante, soprattutto nel nuovo millennio” sottolinea ancora Gervasini. Infatti sono stati scelti film degli ultimi anni come “The Quiet Girl” di Colm Bairead, candidato come miglior film internazionale per l’Oscar 2023 e “An Irish Goodbye” di Tom Berkeley e Ross White che ha vinto l’Oscar come miglior cortometraggio. Il progetto "Destinazione…" ha ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata di Irlanda in Italia e di turismo Irlandese. Il 72esimo Trento Film Festival - montagne e culture - è in agenda dal 26 aprile al 5 maggio.