DroDeSera si eleva al quadrato con il meglio delle performance live e dell'arte
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
TRENTO. Partiamo dal titolo e dalla preview. “Supercontinent al quadrato”, si vuole dare una continuità al lavoro dello scorso anno moltiplicandolo su se stesso. Appunto: al quadrato. Un titolo che è piaciuto molto ai presenti, martedì scorso per la presentazione della 38esima edizione. C’erano Dino Sommadossi (il presidente), Barbara Boninsegna (direttore artistico) con Filippo Andreatta, il co-curatore artistico. Poi Vittorio Fravezzi, sindaco di Dro, il dirigente ai servizi culturali della Provincia di Trento Claudio Martinelli e Virginia Sommadossi, responsabile della comunicazione.
Un team collaudato che si rinforza grazie al contributo dei collaboratori, giovani sempre attenti ed efficienti. Il sindaco ha sottolineato la visionarietà dei Sommadossi, che trentotto anni fa si proponevano in un paese discreto come Dro e, con DRODESERA aprivano le vie al mondo. Si ricordano le performances sui tetti e non solo. Martinelli ha messo in luce le radici che la manifestazione ha, rapportandola ad Arte Sella, realtà artistiche trentine d’eccellenza che vanno oltre per trasmettere cultura.
Dino Sommadossi ha evidenziato l’importanza di chi ha creduto in loro come Hydro Dolomiti Energia, cedendo gli spazi della centrale agli eventi teatrali. L’incontro concluso con una bicchierata, ha anticipato la serata, per la prima volta in Centrale Fies, dell’opera di teatro musicale Curon/Graun di OHT con l’Orchestra Haydn Orchester di Bolzano e Trento. Curon unisce Trentino ed Alto Adige ripercorrendo i momenti drammatici che hanno fatto scomparire un paese della Val Venosta. Emerge dalle acque del lago artificiale l’unico superstite, il campanile medioevale, nella sua bellezza eterna. Come la musica di Avro Part resa con enfasi dall’Orchestra, grazie al violino, gli archi ed alle percussioni che ritmano l’atmosfera.
Era il 1950 quando è stato deciso di evacuare il paese e di distruggere le case per dare spazio all’acqua della centrale idroelettrica.
L’evento rinasce proprio, in una centrale, dove grazie alla sensibilità di Filippo Andreatta, si ricostruisce il modello del campanile, ma non - peccato - del paese. Un lavoro che vede la musica entrare nelle immagini visive con eleganza. Un finale inaspettato chiude l’opera (era andata in scena al teatro Sociale di Trento). Vengono affrontate le tematiche che saranno il filo conduttore dell’edizione, il paesaggio in una nuova Pangea, un supercontinente che mette assieme paesaggi interiori e reali.
Eventi iniziali prima del festival: il 29 giugno “Il giro del mondo con partenza da fermo” (Movimento con passo falso) che prelude la mostra di Giovanni Morbin, artista che ricerca forme ed immagini di nature interiori. Il 7 luglio nella “galleria trasformatori” l’artista presenterà “Concerto a Perdifiato” una performance che racconterà la sua mostra antologica dal titolo Giovanni Morbin. Denis Isaia ha curato il progetto espositivo. Le opere inedite vanno dagli anni 70 e 80, fino alle ultime. Dal 20 al 22 luglio ci sarà la sesta edizione di LIVE WORKS, progetto di Centrale Fies, Performance Act Award, che fa nascere collaborazioni fra curatori ed artisti. Sono stati selezionati, 12 artisti su 422, provenienti da tutto il mondo.
Le performances di Live Works dureranno fino a domenica 22 luglio. Novità, la programmazione artistica è concentrata in quattro giorni, da mercoledì 25 a sabato 28, senza sovrapposizioni, una ragione in più per prenotare in tempo.
Altra novità l’angolo conversazione anche alle Marocche, luogo mitico dove le pietre parlano di storia. Prime nazionali come “If, if, if then” di Jacopo Jenna. Attori consolidati come Tiago Rodrigues direttore artistico del Teatro National D. Maria II(Lisbona) con “By heart”.
Film proiettati alle Terme, come, di Werner Herzog “Lektionennin Finsternis”. Incontri per confrontarsi, talkin’ about anche con Ugo Morelli. E poi musica e cibo e passeggiate notturne alle Marocche. Un ricco e concentrato programma per incontrarsi nel giardino delle conversazioni, ed esplorare, (come si legge nel manifesto con l’immagine della centrale tra le nuvole) il territorio delle lingue sconosciute. DRODESERA XXXVIII Centrale Fies dal 20 al 28 luglio 2018. Tutte le sere alla fine degli spettacoli Dj set nel Parco.