Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Un’atmosfera calda invade la Mostra: non sono solo i fan. E’ la temperatura torrida di quest’anno. Si sta bene solo nelle sale. Ma non sempre. Dipende dai film.
Siamo ai primi giorni dell’81ma Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia. Nei movie proposti predomina la figura femminile. Anzi direi sia finalmente prorompente.
In “Beestlejuice Beestlejuice” fuori concorso, film di apertura, il regista mitico Tim Burton, acclamato sul tappeto rosso, smuove ricordi. E’ Winona Ryder la protagonista indiscussa del sequel. Anche se Monica Bellucci, partner nella vita del regista, ha ironicamente saputo calarsi nel ruolo, ricucendosi con classe.
Il primo film in concorso “ Maria” di Pablo Larraín, vede Angelina Jolie interpretare Maria Callas con maniacale professionalità. Una perfezione nella voce che Angelina ha coltivato. Le ambientazioni sono curate nei dettagli; i due domestici, interpretati da Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino, divengono figure chiave nell’ultimo periodo della vita a Parigi della Divina. Una morte precoce della Callas, a 53 anni, con tante delusioni personali alle spalle della sua intensa e brillante carriera.
Nel film compare anche Valeria Golino come Yakinthi, sorella greca di Maria; la Golino come la Callas, ha origini greche. “Prendo molto sul serio la responsabilità nei confronti della vita e dell’eredità di Maria. Darò il massimo per affrontare la sfida” dice Angelina Jolie.
Poi arriva in concorso “Babygirl” della regista ed attrice Halina Rejin. Il film vede l’interpretazione della carismatica Nicole Kidman, sex simbol in “Eyes Wide Shut” dell’incredibile Stanley Kubrick. L’attrice australiana, dopo vent’anni ( “Birth”) ritorna a Venezia.
Un thriller psicologico che vede una potente amministratrice delegata newyorkese al potere, affrontare le sue dinamiche psicologiche ed i suoi desideri intimi con un avvenente stagista.
Un film che scava nell’intimo femminile; nel desiderio che non è solo carriera o tranquillità familiare. Uno scontro psicologico che rafforza il rapporto fra colleghe, nella difesa del prestigio professionale femminile.
Nel cast Antonio Banderas, Harris Dickinson e Sophie Wilde.
Anche “Trois Amies” in concorso, di Emmanuel Mouret, regista marsigliese, vede tre donne protagoniste, tre amiche. Le interpreti sono Camille Cottin, Sara Forestier, India Hair. Tre vite che vengono stravolte dagli eventi.