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Olio d'oliva e opere d'arte per aiutare il Centro Trentino di Solidarietà e le persone con dipendenze e Hiv-Aids

DAL BLOG
Di Ades, by Nereo Pederzolli - 24 marzo 2023

Cercherò di stuzzicare curiosità e piacevolezze. Lasciando sempre spazio nel bicchiere alla fantasia

Olio trentino d’oliva, la solidarietà e l’arte. Da sempre l’ulivo è segno di pace e fraternità. Con le olive che donano spontaneamente un prodotto altrettanto simbolico, icona di benessere fisico (l’olio è parte integrante della dieta umana) in grado di supportare pure solidali iniziative, collegate alle opere di alcuni artisti, per un’asta di beneficienza allestita a Trento dal Centro Trentino di Solidarietà Onlus.

 

Iniziativa per raccogliere fondi necessari per il sostentamento dei propri progetti nel campo della prevenzione, cura e riabilitazione di persone con dipendenze patologiche e di persone con Hiv-Aids. Coinvolgendo centri di ricerca universitari, facoltà di medicina e tutta una serie di associazioni che da anni operano in supporto di persone bisognose di cure specifiche. All’Asta sono state presentate - e ‘battute’ con successo - opere donate da vari artisti di calibro nazionale e internazionale, tra i quali Silvio Cattani, Mauro Cappelletti, Giuliano Orsingher, Barbara Cappello, Giordano Chini, Roberto Codroico, Paolo Tartarotti, Anna Lorenzetti, Aldo Pancheri e altri.

 

I proventi serviranno per rafforzare l’attività del Cts e in particolare dare lustro progetto “Lamar”, programma dedicato all’assistenza di persone con Hiv-Aids a Lamar di Gardolo, attraverso una nuova sistemazione abitativa, in modo da alzare la qualità del servizio e permettere la realizzazione di nuove attività terapeutico-riabilitative. Le sale del Grand Hotel Trento hanno così accolto un pubblico attento quanto partecipe all’iniziativa del Cts, un ‘parterre’ pure incuriosito - e deliziato - da alcune chicche agroalimentari elaborate con grande maestria nelle Comunità terapeutiche. In primis l’olio extravergine d’oliva vanto di Casa Giano, dinamica Comunità a Santa Massenza, sulle sponde del lago di Toblino.

 

Dove da anni viene davvero ‘messo in campo’ un progetto di agricoltura sociale. Coltivando ulivi, piante per certi versi estreme, sul limite settentrionale massimo (46° parallelo) idoneo alla raccolta olearia. Le olive degli alberi intorno alla casa, curati dall’appassionato Bruno Cozzini, sono state raccolte da ospiti e volontari della comunità e tempestivamente conferite al moderno Frantoio di Agraria di Riva del Garda, riconosciuto come riferimento per l’Alto Garda e costantemente tributato di riconoscimenti dalla critica nazionale ed internazionale.

 

Non a caso questo Evo si chiama ‘Stremo’, poche bottiglie, sincere ‘gocce d’autore’. Così anche questo raro extravergine è stato battuto all’asta benefica, proprio come sincero prodotto artistico. Olio di Casa Giano, Stremo quanto benefico, icona che dona gioia e guarisce ferite, richiamando sapienza, speranza e fraternità. Evo prezioso che non può che essere - hanno ribadito gli esponenti del Cts - parte integrante della tela artistica dei nostri progetti. Perché prendersi cura non è solo una semplice risposta a richiesta d’aiuto, ma è anzitutto presenza, attenzione e delicatezza.

 

Proprio come le potenzialità organolettiche della micro-produzione olearia di Casa Giano, bottiglie minuscole, ‘vestite’ per l’occasione da Silvio Cattani, etichetta artistica realizzata dal vice presidente del Mart, e la tecnica grafica di Francesca Gottardi e Luca Marcantoni. Olio diventato, dunque, strumento di comunione e di sinergia. Proprio perché - come ha ribadito il Presidente Cts Marco Pederzolli - ‘un filo puro di olio d’oliva fa scivolare tutto meglio’.

Presentazione con altrettanta degustazione, abbinata alla pagnotta della Valle dei Laghi sfornata da panificio Tecchiolli di Cavedine, pane con farine coltivate e macinate a Casa Giano, struttura dotata di un mulino a disposizione anche dei contadini della conca di Toblino.

 

Non sono mancati accostamenti con verdure e prodotti caseari della famiglia Dallapè di Stravino, senza tralasciare un brindisi con spumante Maso Martis, vini di Agraria Riva e Maso Belvedere di Lavis. L’iniziativa del CTS ha rilanciato il significato del ‘prendersi cura’. Che non è una semplice risposta a richiesta d’aiuto, ma è presenza, attenzione e delicatezza. Atto creativo, gesto che modifica l’esistente generando bellezza.

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