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Caprai, la storia più bella del Vinitaly: una bottiglia per ricostruire una chiesetta del 1400 dai tanti significati

DAL BLOG
Di Ades, by Nereo Pederzolli - 17 aprile 2024

Cercherò di stuzzicare curiosità e piacevolezze. Lasciando sempre spazio nel bicchiere alla fantasia

E’ la narrazione enoica più emozionante del Vinitaly. Sicuramente la più umana. Quella intrapresa da un vitivinicoltore umbro. Marco Caprai è l’alfiere del Sagrantino di Montefalco, da qualche tempo pure promotore di buone azioni. Quelle di stampo culturale, ma specialmente per iniziative di concreta integrazione e responsabilità sociale. Impegno e altrettanta disponibilità ad accogliere tra i poderi della sua fascinosa azienda umbra alcuni gruppi di rifugiati richiedenti asilo assistiti dalla Caritas di Foligno.

 

Oltre 200 persone sono state coinvolte nelle ultime vendemmie o pratiche vitivinicole gestite da Caprai. Operazione attuata in sordina, senza clamore, solo come atto solidale. Impegno che ha spinto il Presidente Sergio Mattarella a conferire all’imprenditore umbro l’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Onore e privilegio, per proseguire con altri progetti d’integrazione puntando al recupero di archetipi culturali del territorio attiguo l’azienda, sempre in chiave di sincera sostenibilità, per restituire un dividendo sociale alla comunità dove si produce il vino Sagrantino di Montefalco.

 

Ecco allora l’avvio del restauro di una chiesetta della fine del 1400, situata nel comune di Bevagna, chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria di Costantinopoli. Dedizione religiosa legata proprio all’accoglienza e integrazione. Dopo la caduta della città in mano ai Turchi di Maometto, nel maggio del 1453, è iniziata la diaspora di tante etnie. Persone già allora richiedenti asilo. Che trovarono riparo anche nelle comunità umbre, proprio come dimostra la chiesetta ora al centro del progetto di restauro.

 

Per raccogliere fondi è stata presentata a Vinitaly una speciale bottiglia di Sagrantino di Montefalco dell’annata 2020. Etichetta d’autore, opera dell’artista Luigi Frappi, raffigurante proprio la chiesetta vicino Bevagna. Bottiglia - 2000 esemplari - che si può acquistare al prezzo di 40 euro anche sul sito www.arnaldocaprai.it .

 

Non solo. La Beata Vergine Maria di Costantinopoli è conosciuta in primis come la ‘Madonna che vien dal mare’, una profuga, come i tanti migranti che approdano nel nostro Paese.

 

Vino Sagrantino come Re Migrante, un modo decisamente intelligente per condividere valori, iniziativa che si distingue anche tra la miriade di proposte vinarie ostentate dalle cantine presenti a Vinitaly. Con una schiera di personaggi politici pronti a inneggiare al rigore e valore del Made in Italy. Prodotti blasonati, ottenuti spesso con il lavoro di schiere di immigrati, extracomunitari e persone raramente considerate da certe frange politiche, anche tra quelle governative in questi giorni in passerella.

 

Viticoltori per necessità forzata, curano l’uva con dedizione pur sapendo che molti non assaggeranno neppure il vino, per scelta rispettosa della loro fede religiosa. Lavoro però decisivo per i risultati enoici, impegno troppo spesso dimenticato. Marco Caprai non ha scordato, legami culturali e neppure sentimenti d’umanità.

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