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Attualità

Tragedia della zip line, l'impianto chiude dopo la morte di una donna ma i sindaci chiedono la riapertura: "Il territorio non può fare a meno di questa attrattività"

"Il territorio non può fare a meno di questa attrattività per la positiva ricaduta economica e occupazionale che questa ha dato e potrà dare". È questo l'appello dei sindaci della Valtellina, che chiedono che l'impianto Fly Emotion (chiuso in seguito alla morte di una donna avvenuta lo scorso 5 maggio) venga riaperto

di
S.D.P.
19 giugno | 13:04
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"Si riapra quanto prima l'impianto Fly Emotion vista la sua importanza per il territorio e per l'economia locale". È questo l'appello lanciato dai sindaci di Albaredo per San Marco e Bema, che in una nota chiedono di riaprire l'attività sita in Valtellina e chiusa in seguito alla tragedia avvenuta lo scorso 5 maggio, quando una donna di 41 anni aveva perso la vita dopo essere precipitata da un altezza di circa 20 metri dalla zip line.

 

Dopo aver raggiunto la velocità massima, circa 120 chilometri all'ora, la 41enne era crollata al suolo e i soccorritori, giunti tempestivamente sul posto, non avevano potuto far altro che constatarne il decesso. Sul luogo dell'incidente era volato l'elicottero di Areu, i tecnici del Soccorso alpino della stazione di Morbegno, i vigili del fuoco e i carabinieri, che si sono occupati delle indagini.

 

Ora, a oltre un mese dal drammatico incidente, Matteo Del Nero, neo sindaco di Albaredo per San Marco, e Marco Sutti, sindaco di Bema, hanno deciso di elaborare un testo in cui si chiede la riapertura dell'impianto: "La tragedia che ha interessato Fly Emotion, oltre al lato umano che resta il fatto grave più rilevante, ha una ricaduta pesante sull'economia locale. Confidiamo che si faccia chiarezza, si accertino i fatti e si individuino le eventuali responsabilità per consentire la ripresa dell'attività".

 

E proseguono: "L'attrattività aperta nel 2011 rappresenta l’asset più importante dell'economia locale che oltre ai Comuni interessati di Albaredo per San Marco e Bema riguarda buona parte del territorio del mandamento di Morbegno. Fly Emotion infatti è una attrattività di primaria importanza riconosciuta anche a livello nazionale che negli anni di attività ha fatto conoscere la Valtellina e ha portato con gli oltre 220mila voli una consistente quota delle presenze turistiche a livello territoriale. Per tale motivo occorre che riprenda l'attività anche con modalità gestionali di maggiore presenza del territorio".

 

Attualmente, sarebbero cinque le persone iscritte nel registro degli indagati in seguito alla morte della 41enne. L'ipotesi di reato è omicidio colposo. 

 

"L'attività, attraverso anche una ristrutturazione e riorganizzazione operativa, ha tutti i presupposti di sostenibilità economica considerato il volume significativo dei ricavi prima della pandemia. I Comuni confidano nel sostegno del territorio e delle istituzioni sovraccomunali - concludono i primi cittadini -. Il territorio non può fare a meno di questa attrattività per la positiva ricaduta economica e occupazionale che questa ha positivamente dato e potrà dare".

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