Per la Palestina tra arrampicata, parkour e slackline: una giornata organizzata da Sat e Arci a Brentonico
Il 6 aprile a Brentonico si terrà una giornata all'insegna dello sport - soprattutto dell'arrampicata in montagna - e della richiesta di pace, un'occasione per parlare di Palestina. "Una giornata da non perdere - si legge nel comunicato - un viaggio in Palestina per la Palestina tra arrampicata, parkour e slackline alla chiesa di Sant' Antonio di Tragno (Crosano) e alla vicina palestra di roccia"
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il 6 aprile a Brentonico si terrà una giornata speciale organizzata da Sat Brentonico e Arci Brentonico all'insegna dello sport - soprattutto dell'arrampicata in montagna - e della richiesta di pace, un'occasione per parlare di Palestina "con altri occhi" come recita lo slogan di Arci Nazionale.
"Una giornata da non perdere - si legge nel comunicato - un viaggio in Palestina per la Palestina tra arrampicata, parkour e slackline alla chiesa di Sant' Antonio di Tragno (Crosano) e alla vicina palestra di roccia".
La zona, molto ben esposta al sole, è chiamata localmente proprio "Palestina" per il clima particolarmente favorevole che spesso la caratterizza.
Durante la giornata, dei ragazzi esperti di "highline", cioè degli equilibristi, cammineranno su una fettuccia elastica sospesa nel vuoto sopra il torrente Sorna a collegare simbolicamente punti lontani, da Tragno a Cornè. Lo slogan che accompagnerà la performance sarà quello di "Restiamo Umani", l'adagio con cui il giornalista e attivista per i diritti delle persone palestinesi Vittorio Arrigoni firmava i suoi articoli.
La giornata inizierà alle 9.30 con lo "stretching dei meridiani" offerto e condotto da Elisa Calaon, e durante la mattinata Abdallah Inshasi, ex campione di parkour ora costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente, racconterà attraverso delle immagini del suo sport a Gaza, e di come era diventato un'attività di speranza e resistenza per i giovani della striscia, che lo praticavano quotidianamente senza sapere fosse una disciplina, per scappare ai soldati israeliani.
A pranzo ci sarà la possibilità di acquistare panini e bevande ad offerta libera per sostenere proprio la famiglia di Abdallah attualmente intrappolata a Rafah, e per sostenere la campagna a sostegno del campo profughi di Dheisheh, in Cisgiordania, portata avanti dall'associazione Ya Basta! Edi Bese! che sarà presente con uno stand informativo.
Nel primo pomeriggio, l'autrice milanese Elena Mistrello presenterà la sua graphic novel "Tracciato palestina", che racconta la storia dell’ultima carovana in Palestina di West Climbing Bank, un collettivo che fa dell’arrampicata un motore di scambio e di solidarietà. Il libro è uscito proprio pochi giorni prima il 7 ottobre. Con lei, saranno presenti gli atleti della carovana. Durante la giornata sarà ovviamente possibile approfittare della falesia per arrampicare. Inoltre saranno esposte le opere di "Unmute Gaza", un progetto di street art che vuole richiamare l’attenzione su Gaza attraverso la testimonianza degli ultimi fotoreporter sul campo: i poster sono delle interpretazioni delle loro fotografie.
Un simbolo "muto" si trova al centro di ogni composizione, per far riflettere sulla differenza tra le voci degli oppressi e quelle dei complici. Le opere sono disponibili sul sito unmutegaza.com con l'invito di stamparle e appenderle su muri e bacheche. Negli ultimi giorni sono comparse in tutto il mondo.
Per finire, ci saranno spazi e momenti dedicati ai bambini, letture e libri e a tema.