L’antica strada torna alla luce dopo anni di abbandono. 5240 ore di lavoro “per recuperare e nobilitare il patrimonio sentieristico che fa parte della nostra identità”
È particolarmente emozionante percorrere l'Antica Strada del Costo, tragitto che per secoli ha collegato l'Altipiano dei Sette Comuni alla pianura veneta, unendo due mondi all'apparenza lontanissimi. Un'iniziativa, in programma per domenica 6 ottobre, offre l'occasione di riscoprire questo itinerario
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Le strade, con il loro sviluppo serpentiforme, invitano i territori al dialogo, all'apertura, agli scambi economici, ma anche e soprattutto a quelli culturali.
È quindi particolarmente emozionante percorrere l'Antica Strada del Costo, tragitto che per secoli ha collegato l'Altipiano dei Sette Comuni alla pianura veneta, unendo due mondi all'apparenza lontanissimi. È tornata alla luce dopo anni di abbandono grazie all’instancabile opera (5240 ore di lavoro da aprile 2018 ad agosto 2024) dell’associazione Montagne e Solidarietà.
L'obiettivo – spiega Giorgio Spiller, uno dei promotori dell’iniziativa - è quello di "arrivare a recuperare e a nobilitare quel patrimonio sentieristico che fa parte della nostra identità”.
Così infrastrutture e senso di appartenenza si intrecciano, alimentando quei benefici legami affettivi che permettono di vivere i territori con rispetto e con rinnovata curiosità. Ma non solo: questi progetti sono particolarmente importanti anche perché permettono di scoprire un luogo nella sua interezza, assorbendo le infinite trasformazioni che caratterizzano il paesaggio.
Il paesaggio, in fin dei conti, non è altro che il risultato di un centenario dialogo tra ambiente e società. Negli elementi che lo caratterizzano, più o meno antichi, si riflette un particolare sistema interpretativo del mondo. Provare a leggerli è un passo importante per imparare a comprendere chi ci ha anticipato, ma anche e soprattutto il nostro presente.
Restituire valore a una strada dimenticata può quindi aiutarci a diventare abitanti o turisti più consapevoli. Di conseguenza l’Antica Strada del Costo merita di essere raccontata, ma soprattutto ripercorsa.
Una buona occasione è rappresentata dall’inaugurazione, in programma domenica 6 ottobre, della pozza della Kostelaba. Situata al confine tra il comune di Cogollo e quello di Roana, è stata ripristinata dall’associazione Montagne e Solidarietà con il contributo economico del Bando Ambiente 2022 della Federazione Italiana Escursionismo (Fie), che in concomitanza ha organizzato l’annuale Raduno regionale, andando a percorrere proprio l’Antica Strada del Costo.
“Il 6 ottobre – comunicano gli organizzatori – i partecipanti saranno suddivisi in due diverse escursioni che avanzeranno contemporaneamente. Una, guidata da Tarcisio Bellò e Omero Stefano Capraro, partirà da Mosson per percorrere fino alla pozza il tracciato Cai 666 (ovvero l’Antica Strada del Costo). L’altra inizierà invece da Treschè Conca, con un giro ad anello inedito, attraversando un vecchio sentiero comunale trascurato e in parte ingoiato da arbusti e ortiche, ma ancora impreziosito da stoan platten”, le lastre calcaree che ‘ricamano’ l’Altopiano.
Le pozze d’alpeggio, fondamentali in un terreno carsico come quello dell’Altopiano dei Sette Comuni, ma in progressiva dismissione, sono habitat di biodiversità importanti da preservare e caratterizzano il paesaggio: è attorno ad esse che hanno preso forma villaggi e masi. Montagne e Solidarietà si è già fatta carico del ripristino della pozza del Janoth, sempre lungo l’Antica Strada del Costo in prossimità di Asiago (è stata inaugurata nel 2022).
“L’auspicio – concludono i promotori dell’iniziativa – è che altre realtà del territorio mutuino il modello di Montagne e Solidarietà e si attivino nel recupero e nella valorizzazione di quelle reti di percorsi dismessi che costituiscono ‘Patrimoni in cammino’, tema anche dei recenti European Heritage Days”.