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Attualità

(IL VIDEO) Il cantiere della pista da bob di Cortina ripreso dal drone. Le immagini aeree dei lavori che avanzano nel lariceto blindato alla comunità

In un video girato con il drone e pubblicato da Il Fatto Quotidiano, si può osservare lo stato di avanzamento dei lavori finalizzati alla realizzazione della pista di bob di Cortina, in programma di realizzazione per le Olimpiadi del 2026. L'area circostante il cantiere è blindata. Si è così temporaneamente esaurita la sua funzione comunitaria

di
Redazione
21 aprile | 15:13
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Le immagini aeree scorrono lente; il drone risale piano piano il versante del lariceto dove prenderà forma l'enorme serpente di acciaio e cemento armato della nuova pista di bob di Cortina, e la lentezza con cui scorrono le immagini offre la possibilità di osservare l'entità del cantiere orchestrato dall'impresa Pizzarotti.

 

Se qualcuno ancora non l'avesse capito, il video - pubblicato da Il Fatto Quotidiano - parla chiaro: quella in atto non è una ristrutturazione della vecchia pista Eugenio Monti, come era stato lasciato intendere, ma la realizzazione di un nuovo e decisamente più impattante impianto. Più impattante dal punto di vista paesaggistico, ambientale e, non scordiamolo, economico.

 

Ma i disturbi provocati dalla pista e dal cantiere non si fermano qui: come spiega lo stesso articolo del Fatto Quotidiano (a firma di Giuseppe Pietrobelli), l'area è blindata. Si è così temporaneamente esaurita la sua funzione comunitaria. Scrive Pietrobelli:

"La montagna chiude per due anni e sarà controllata a vista dalla Polizia di Stato. L’impresa Pizzarotti ha chiesto al sindaco Gianluca Lorenzi di vietare il transito lungo le strade che corrono lungo il cantiere, perché il via vai dei camion è diventato incessante (...) La scoperta è stata fatta da alcuni ignari cortinesi che andavano a fare quattro passi, come di consueto, lungo le strade che si inerpicano nel bosco di Ronco. Sono stati fermati da alcuni poliziotti che li hanno identificati, chiedendo le ragioni della loro presenza. 'Una semplice passeggiata', hanno spiegato. Da adesso in poi, e fino all’aprile 2026 (data di cessazione dei lavori), non potranno più farla. Il divieto vale per tutto il giorno e per tutti i giorni della settimana. Solo chi abita da quelle parti può transitare. Un disagio preventivale, anche se non era previsto il controllo ferreo sull’area di cantiere"

 

Qui il video

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