Cortina: multato di 500 euro per la scritta "non torneranno i larici" sul pilone. Mountain Wilderness: "Un avvertimento a chi osa protestare?"
Una multa da 500 euro con traccia sulla fedina penale di Alberto Peruffo per aver scritto con vernice gialla su un pilone la frase "non torneranno i larici": i fatti risalgono a febbraio 2024 in occasione della manifestazione a Cortina d'Ampezzo contro la costruzione dello Sliding Center. Mountain Wilderness: "Lo scopo era di lasciare un monito simbolico e un pensiero su cui riflettere, durante la manifestazione. Scritta che le intemperie avrebbero cancellato in breve tempo"
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Una multa da 500 euro con traccia sulla fedina penale di Alberto Peruffo (attivista sociale e ambientale, alpinista, socio di MW e del CAI) per aver scritto con vernice gialla su un pilone la frase "non torneranno i larici".
Il fatto risale a febbraio 2024 in occasione della manifestazione a Cortina d'Ampezzo contro la costruzione dello Sliding Center in vista delle olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e la produzione della scritta, di dimensioni ridotte 40 cm x 15 cm, era stata testimoniata da numerose foto durante la sua esecuzione.
Come riportato dal comunicato dell'associazione di tutela ambientale Mountain Wilderness, "in data 5 giugno 2024 il Giudice dott.ssa Elisabetta Scolozzi, su richiesta del PM Dott. Claudio Fabris, ordina l’esecuzione del decreto penale di condanna nei confronti di Peruffo Alberto, cittadino italiano, residente a Montecchio Maggiore, Vicenza, «per reato previsto dall’art. 639, co. 2, c.p. perché imbrattava il pilone di sostegno della cabinovia denominata “Freccia nel Cielo” scrivendovi, con vernice di colore giallo, la frase “non torneranno i larici”. In Cortina d’Ampezzo, il 19 febbraio 2024»".
Continua l'associazione "Durante il percorso, alla luce del sole e alla presenza di vari giornalisti, ha lasciato un messaggio che osiamo definire – contro il parere del giudice – poetico: “non torneranno i larici”, declinando la formula “non torneranno i prati”, presa dal titolo di un suo libro che capovolge il titolo del film di Ermanno Olmi – “Torneranno i prati” – per far capire quanto sia necessaria la presa di posizione attiva delle cittadinanze per salvare i territori, il pianeta, dalla devastazione messa in atto dalle politiche predatorie, specie in Veneto".
Mountain Wilderness, da anni attiva nella tutela dell'ambiente montano, conclude: "ora, noi tutti ci domandiamo, se dal punto di vista dei danni ambientali e sociali (sottolineati dallo stesso esposto), ovvero sia dal “macello” di 500 e più larici, molti dei quali secolari, come accertato da varie documentazioni e fotografie, operazione eseguita da una ditta di Cortina con il beneficio del dubbio sulla legittimità e della regolarità dei cantieri, taglio ad altissimo impatto ambientale, mediante motoseghe, mezzi a motore, movimentazioni di merci, con cantieri aperti a potenziale inquinamento da cemento con additivi contenenti PFAS nella vicinissima sorgente del Lago Bandion (come allertato dallo stesso Peruffo e i Comitati di Cortina), se tutto questo possa essere trascurato a fronte della punizione per una innocua scritta di “imbrattamento”, come scritto dalla Procura."
Nel frattempo il cantiere dello Sliding Center si avvicina alla data di consegna di marzo 2025 mentre rimane ben poco delle proteste risalenti allo scorso autunno/inverno.