L'elicottero dei soccorsi precipita sul Monte Rosa, ma l'operazione viene portata a termine. Una vicenda che invita ad adottare uno sguardo complesso
Sabato scorso un elicottero con a bordo 4 soccorritori è precipitato sul Monte Rosa a breve distanza dalla Capanna Regina Margherita a 4.554 metri di quota. Nonostante il brutto incidente, nonostante il grande spavento, il team a bordo ha comunque portato a termine la missione di soccorso per la quale era stato attivato. Questa vicenda invita ancora una volta ad adottare uno sguardo complesso
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
In più di un'occasione, nel commentare l'utilizzo che viene fatto dell'elicottero in montagna, abbiamo sostenuto che il valore di un mezzo o di uno strumento varia a seconda di come viene adoperato. Come ricorda spesso un caro amico, con un coltello si può tagliare il pane, ma si può anche uccidere una persona.
La complessità del mondo ci invita a calibrare lo sguardo di situazione in situazione, di contesto in contesto.
L'elicottero in montagna può perpetuare pratiche fuori tempo massimo e, soprattutto, sconnesse dal contesto. Volare per scopi ludico-ricreativi (eliski, eliturismo, ...), ad esempio, potrebbe essere evitato. Anzi: dovrebbe essere evitato considerata la fragilità di molte aree montane e le difficoltà climatiche che stiamo attraversando. Potrebbe essere una rinuncia semplice che, in ogni caso, non vieta di visitare le montagne con mezzi più adatti alle caratteristiche ambientali e sociali di una determinata area.
Ma allo stesso tempo l'elicottero può rivelarsi un veicolo eccezionale, efficace in modo particolare dove le asperità orografiche spesso non lasciano alternative. È sufficiente pensare a come viene adoperato dai soccorritori, oppure al supporto che offre alle realtà (soprattutto ai rifugi) situati nelle posizioni più difficili da raggiungere. Ed è un utilizzo generoso, che spesso dà vita a storie di grande umanità.
Sabato scorso un elicottero con a bordo 4 soccorritori è precipitato sul Monte Rosa a breve distanza dalla Capanna Regina Margherita a 4.554 metri di quota. L'incidente durante un'operazione di soccorso per salvare una persona precipitata in un crepaccio. La pagina Facebook del Cnsas (corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) ha commentato così l'accaduto:
"Quello che vedete è un elicottero del servizio sanitario piemontese che ieri ha avuto un incidente sul Monte Rosa, fortunatamente senza alcuna conseguenza grave per l'equipaggio a bordo. Ma non siamo qui per raccontarvi la dinamica di questo incidente, ma per sottolineare lo spirito tenace che caratterizza i nostri operatori sul campo. Nonostante il brutto incidente, nonostante il grande spavento... il team a bordo ha comunque portato a termine la missione di soccorso per la quale era stato attivato, recuperando un alpinista precipitato in un crepaccio. Un esempio straordinario di chi, prima ancora delle proprie forze, mette il cuore in ciò che facciamo ogni giorno".
Questa vicenda è l'ennesimo invito ad adottare uno sguardo complesso, ramificato, capace di superare i percorsi ideologici che mirano a generalizzare (semplificando in modo esagerato) e da cui ormai siamo assuefatti e influenzati: a livello politico, ma anche sul piano sociale.