IL VIDEO. I lavori della pista di bob di Cortina sono "iniziati" sotto la pioggia che a 1300 metri bagnava la vecchia Eugenio Monti
Oggi a Cortina, in occasione dell'inizio dei lavori della nuova pista da bob, è stata organizzata una manifestazione per ribadire i paradossi di cui si fa emblema l'infrastruttura.
Quasi per evidenziare le anomalie climatiche che stiamo attraversando, a manifestazione conclusa la pioggia ha iniziato a bagnare ciò che rimane della vecchia pista Eugenio Monti e le lingue di neve che scendono lungo gli impianti
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Oggi a Cortina, in occasione dell'inizio dei lavori della nuova pista da bob, è stata organizzata una manifestazione per ribadire i paradossi di cui si fa emblema l'infrastruttura.
I lavori sono tuttavia iniziati solo sulla carta, perché non si sono presentati operai (né Italiani, né norvegesi) e nemmeno macchinari. Il lariceto svetta ancora sotto l'ombra delle Tofane.
Quasi per evidenziare le anomalie climatiche che stiamo attraversando, a manifestazione conclusa la pioggia ha iniziato a bagnare ciò che rimane della vecchia pista Eugenio Monti e le lingue di neve che scendono lungo gli impianti.
L'iniziativa si è svolta in un clima disteso. Si sono alternate parole sobrie, ma consapevoli. Nessuno schiamazzo. Nessuna scenata. Nessun isterismo. Chi manifesta con consapevolezza non ha bisogno di alzare la voce. Non ha bisogno di parlare per slogan.
Eppure, chi propone una programmazione territoriale parsimoniosa e attenta alle peculiarità contestuali, spesso viene classificato sotto l'etichetta di "ambientalista". Una strategia efficace per ghettizzare un pensiero, per confinarlo in un recinto, per nasconderlo alla "normalità".
Tuttavia, oggi è proprio la "normalità" a seminare incognite nel futuro delle generazioni più giovani. Quello che attualmente è ritenuto normale in realtà non lo è affatto, perché genera spreco, perché consuma senza una reale necessità. È una normalità bulimica, che si ingozza senza avere necessariamente fame.
È arrivata l'ora di uscire dal recinto "ambientalista" e di abbandonarlo per sempre. Avere cura dell'ambiente, preoccuparsi per la sua tutela, dovrebbe essere una predisposizione collettiva. Dovrebbe essere la norma.
Oggi a Cortina non c'erano ambientalisti, ma persone consapevoli. Persone normali.