Contenuto sponsorizzato
Attualità

"Fomentate gli pseudo ambientalisti". L'europarlamentare di Fratelli d'Italia Magoni replica a L'AltraMontagna: un attacco per chiudere il dibattito?

Chi sono gli pseudo ambientalisti che si farebbero fomentare? L'approccio dialettico di molti politici tende con una frequenza via via crescente ad attribuire intenzioni mai sostenute né tantomeno palesate. Sulla vicenda del collegamento dei comprensori sciistici Colere-Lizzola interviene l'ex sciatrice, oggi europarlamentare

di
Pietro Lacasella
19 gennaio | 06:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

L'approccio dialettico di molti politici (non tutti per fortuna) sembra ormai essere accomunato da un'indole aggressiva che tuttavia, prestando attenzione, forse serve a recidere sul nascere i rami del dibattito pubblico, la penna di qualche divulgatore o le testimonianze dei cittadini: il racconto delle loro esperienze.

 

Ma non è tutto. Questo atteggiamento, in modo più o meno velato, attribuisce ad altri pensieri o intenzioni mai sostenute né tantomeno palesate.

 

Una dinamica che abbiamo avuto modo di osservare da vicino nella replica dell'europarlamentare ed ex sciatrice e assessora regionale della Lombardia Lara Magoni a un nostro recente articolo dove l'alpinista Eleonora Delnevo, da noi intervistata, sosteneva la limitata accessibilità del comprensorio di Colere per chi ha una disabilità come la sua (nel 2015 Delnevo è rimasta paralizzata a causa di un incidente mentre scalava).

 

Prima di investire milioni nel progetto di collegamento dei comprensori sciistici di Colere e Lizzola, rifletteva l'alpinista forte della sua esperienza (dopo l'incidente Delnevo non ha smesso di fare sport: tra le altre cose oggi scia in sit ski), “sarebbe già molto bello se lavorassero sull’esistente, migliorandolo. Anche perché le quote di questi comprensori, Colere e Lizzola, rischiano di essere modeste per progetti di collegamento macroscopici: con l’aumento delle temperature potrebbero rivelarsi investimenti scarsamente lungimiranti”.

 

Le sue osservazioni mettevano inoltre a confronto varie località turistiche, cogliendone le diversità: "Esistono anche realtà virtuose - ci ha spiegato Delnevo - che quando scrivono che ‘gli impianti sono accessibili’, lo sono per davvero, sia a livello strutturale, sia grazie alla formazione del personale".

 

Non abbiamo quindi messo assieme un articolo fatto di ipotesi e congetture, ma è stata pubblicata un'intervista a una persona che dalla frequentazione del comprensorio ha sviluppato delle riflessioni. Una dinamica normale per un quotidiano, ma a quanto pare non per l'europarlamentare Magoni: 

 

"L’accanimento verso la Val di Scalve, verso ColereMountain lo trovo veramente eccessivo e fuori luogo. Continuate a scrivere parole e notizie non veritiere, continuate a fomentare pseudo ambientalisti con false informazioni. Diamoci un taglio", ha esordito in un commento all'articolo pubblicato sul nostro profilo Facebook, per poi continuare: "Partiamo dai 50 milioni del pubblico, dei quali non c’è nessuna traccia se non nelle vostre menti…almeno ci fossero".

 

Se nella parola "taglio" è contenuto il desiderio di "recidere i rami del dibattito", il termine "accanimento" rispecchia l'attribuzione indebita di una volontà: riportare una testimonianza non equivale infatti ad "accanirsi" contro una realtà, ma dare voce alle esigenze dei cittadini.

 

Il costo del progetto di collegamento Colere-Lizzola non è inoltre frutto della nostra immaginazione. Diversi quotidiani, di cui molti della zona interessata, hanno riportato la nostra stessa informazione. Si legge ad esempio su L'Eco di Bergamo:

 

"Il costo complessivo ammonta a 70 milioni di euro: la proposta sul piatto è di unire ai 20 di investimento privato 50 milioni pubblici (19 dalla Regione, 15 dal Ministero del Turismo, 10 dalla Banca europea per gli investimenti e 6 da Invitalia)".

 

In ogni caso formalmente Magoni ha ragione, perché nessuno stanziamento pubblico è stato ancora deliberato: è naturale che non ci sia ancora "nessuna traccia".

 

Continua l'europarlamentare nel commento:

 

"Rispondendo a questo ennesimo articolo dico che Colere è stato scelto dalla Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici lo scorso anno come sede di gare.

Erano oltre un centinaio i portatori con disabilità presenti alle varie competizioni.

Purtroppo gli ostacoli e le barriere architettoniche di cui si parla, sarebbero una notizia se dove si vive nella normalità ne fossimo sprovvisti.

Su questo tema ci lavoro da anni e pur sapendo che c’è ancora molto da fare ringrazio i comprensori bergamaschi per essersi messi in gioco.

La montagna nasce di per sè ostica, ma da anni e grazie a chi la vive sta diventando veramente accogliente e accessibile".

 

Le informazioni riportate non smentiscono il racconto e le riflessioni dell'alpinista Eleonora Delnevo che, appunto, nascono da un'esperienza concreta. Se il fatto che sul tema accessibilità si stia lavorando da anni - perché "c'è ancora molto da fare" - fa onore all'europarlamentare, allo stesso tempo risultano difficili da comprendere i toni da lei utilizzati. 

 

"Continuate a scrivere parole e notizie non veritiere, continuate a fomentare pseudo ambientalisti con false informazioni".

 

Quali sarebbero le bugie? Dov'è nascosto l'inganno? Chi sono gli pseudo ambientalisti (accostamento terminologico per altro già utilizzato dal primo cittadino di Valbondione nell'invitarli a "succhiare") che si farebbero fomentare? Domande che rimangono sospese come rami non ancora mozzati.

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Sport
| 22 gennaio | 11:00
Ad imporsi è stata la Svizzera, che annoverava tra le proprie fila anche ex calciatori di assoluto livello come Benaglio, Mehmedi, Chapuisat e Frei, che in finale ha piegato per 8 a 6 la Germana. L'evento si disputa dal 2010, è giunto alla 13esima edizione e richiama un gran pubblico nella città del Canton Grigioni
Attualità
| 22 gennaio | 06:00
Il primo cittadino di Valbondione, Walter Semperboni, difende il progetto di collegamento dei comprensori sciistici di Colere e Lizzola. Poi attacca: "Gli pseudo ambientalisti che fanno yoga nel bosco mi propongano un'alternativa"
Sport
| 21 gennaio | 20:00
L’atleta del team La Sportiva segna un nuovo traguardo nella storia del bouldering italiano. L'impresa compiuta a Tintorale in Abruzzo: ''Big Slamm non è stato solo un semplice sasso o una scalata difficile, ma un vero maestro di vita''
Contenuto sponsorizzato