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A Chamois via libera alla prima slittovia della val d'Aosta. Pioggia di milioni tra nuove seggiovie e bacini per l'innevamento artificiale, nella convinzione che lo sci "avrà ancora ricadute future"

Nell'ultimo assestamento di bilancio la Regione val d'Aosta ha stanziato le risorse per dare il via libera a una serie di sostituzioni degli impianti e per potenziare l'innevamento artificiale. Resta sullo sfondo la battaglia per salvaguardare il Vallone delle Cime Bianche

di
Luca Andreazza
09 maggio | 20:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

AOSTA. A Chamois sorgerà la prima slittovia della val d'Aosta. L'opera ha l'obiettivo di riqualificare, con orizzonte anche sulla stagione estiva, l'offerta tra il lago di Lod e il paese ma anche di contenere la perdita di bilancio registrata nell'ultimo periodo.

 

Pur a fronte di un incremento dei ricavi delle vendite del 43,4% nel 2022/23 rispetto all'inverno precedente la società ha registrato una perdita di 476 mila euro. E così la Cervino Spa ha ipotizzato una slittovia per rilanciare l'area.

 

Un'opera dal cosato di 1 milione e 200 mila euro per un tracciato di circa 1,6 chilometri. Le risorse sono stanziate dalla Regione valle d'Aosta nell'assestamento di bilancio e la previsione è quella di creare, attraverso un concorso di idee, un family park.

 

Anche il Comune di Chamois interviene con un contributo per ampliare l'offerta e non sostituire la parte sciistica. Ci sono, infatti, importanti investimenti previsti anche sugli impianti a fune “considerate le ricadute che il sistema ha avuto e avrà in prospettiva per lo sviluppo del territorio regionale".

 

Non è l'unica manovra inserita a bilancio. Ci sono oltre 76 milioni destinati agli impianti a fune. In agenda, in particolare, la sostituzione della seggiovia triposto Goillet - Colle superiore Cime Bianche con la nuova struttura a 6 posti. Un'opera gemella dell'adiacente "Gran Sometta" inaugurata nel dicembre scorso. I tempi di risalita scenderebbero da 12/15 minuti a 5 minuti, ci sarebbe una riduzione a 14 piloni per la campata più larga.

 

A Courmayeur c'è poi l'intenzione di sostituire la telecabina Checrouit con una nuova telecabina a 10 posti. A La Thuile la rivisitazione del progetto della nuova telecabina Les Suches – Chaz Dura. Si ragiona anche sul futuro dell'area sciistica di Torgnon, si vorrebbe partire con la costruzione di una nuova seggiovia ad agganciamento automatico al posto di quella biposto Col Fenetre.

 

Risorse anche per l'innevamento artificiale: un lago al Crest nel comprensorio di Monterosa, per l’ampliamento del bacino artificiale Leissé a Pila e per il potenziamento e rinnovo dei sistemi nei comprensori di Antagnod, Estoul e Weissmatten.

 

L'intenzione della val d'Aosta è quindi quella di continuare a investire forte e sostenere le destinazione sciistiche mentre in ballo c'è ancora la questione del Vallone delle Cime Bianche. Una battaglia, portata avanti da anni, per salvaguardare un importante corridoio a trazione naturale che si estende da Saint Jacques, la Val d’Ayas e l’alta Valtournanche. Una vicenda arrivata negli scorsi mesi anche a Bruxelles con un convegno e la presentazione del progetto fotografico "L'Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche" finalizzato a ribadire il "No" al progetto di costruzione di impianti e piste da sci.

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