23.000 firme per salvare le Tre Cime di Lavaredo dal traffico. 65.000 auto all'anno "portano con sé una crescente pressione sull'ecosistema locale"
Lanciata il 31 luglio 2024, la petizione “Proteggiamo le Tre Cime di Lavaredo: Un Appello per la Chiusura del Traffico eccessivo” ha già abbondantemente superato 20.000 firme (ad oggi, 8 agosto, sono 23.117). Le motivazioni dell'appello e le soluzioni proposte
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Lanciata il 31 luglio 2024, la petizione “Proteggiamo le Tre Cime di Lavaredo: Un Appello per la Chiusura del Traffico eccessivo” ha già abbondantemente superato 20.000 firme (ad oggi, 8 agosto, sono 23.117).
Le motivazioni da cui nasce l'iniziativa
“Le Tre Cime di Lavaredo – si legge su Change.org – sono uno dei simboli più iconici delle Dolomiti, un patrimonio mondiale dell'Unesco che attrae ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Questo angolo di paradiso, però, è minacciato dall'impatto crescente del traffico automobilistico, che porta con sé inquinamento, rumore e una crescente pressione sull'ecosistema locale. È giunto il momento di agire per preservare questo prezioso ambiente naturale per le generazioni future”.
“Il traffico automobilistico al rifugio Auronzo – continua l’appello per evidenziare le fragilità dell’ecosistema interessato – ha raggiunto livelli preoccupanti. Con una capacità di circa 700 posti auto, il parcheggio vede un'occupazione significativa soprattutto nei mesi estivi, con una media stimata (peraltro molto ottimistica) di oltre 65.000 veicoli che raggiungono l'area annualmente. Questo afflusso massiccio non solo contribuisce all'inquinamento atmosferico e acustico, ma accelera anche l'erosione del suolo e disturba la fauna locale. L'eccessiva presenza umana sta mettendo a rischio la biodiversità unica di questa regione e sta deteriorando l'esperienza turistica stessa, con aria deteriorata e un ambiente meno silenzioso e sereno”.
Il comunicato prosegue avanzando delle soluzioni
“Proponiamo la chiusura al traffico privato della strada che porta al rifugio Auronzo e l'istituzione di una linea di autobus elettrici o alimentati da energie verdi. Questa iniziativa avrebbe molteplici benefici:
Riduzione dell'inquinamento: Gli autobus ridurrebbero drasticamente le emissioni di CO2 e altri inquinanti, migliorando la qualità dell'aria e riducendo l'impatto acustico.
Conservazione dell'ecosistema: Meno veicoli privati significano meno danni al suolo e alla flora, proteggendo l'habitat naturale delle specie locali.
Accessibilità migliorata: Un sistema di trasporto pubblico sostenibile garantirebbe un accesso sicuro e regolato al rifugio, evitando congestionamenti e rendendo l'esperienza più piacevole per tutti.
Esempio di sostenibilità: Questa transizione può fungere da modello per altre destinazioni turistiche, promuovendo un turismo responsabile e sostenibile”.
L’appello
“Chiediamo il vostro sostegno per questa causa urgente – concludono gli organizzatori –. Firmando questa petizione, chiediamo alle autorità locali e regionali di prendere misure decisive per chiudere la strada alle auto a combustione e di implementare un sistema di trasporto pubblico ecologico. È una soluzione che non solo protegge l'ambiente, ma migliora anche l'esperienza dei visitatori e preserva la bellezza e la tranquillità di questa area naturale unica”.