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Dominik Paris, "doppietta" da sogno: "Sono tornato al top". Record e numeri leggendari di un (quasi) 36enne che non smette di vincere e stupire

Con la vittoria nel supergigante di Kvitfjell l'altoatesino classe '89 ha conquistato il suo secondo successo stagionale in Coppa del mondo, il sesto sulla mitica Olympiabakken, pista che lo ha visto salire sul podio in ben otto occasioni. Ma i numeri del carabiniere della Val d'Ultimo sono impressionanti

(foto Fisi)
(foto Fisi)
Di MOb - 09 marzo 2025 - 17:24

KVITFJELL (Norvegia). Dominik Paris ha scritto un’altra pagina di storia dello sci alpino italiano, imponendosi con autorevolezza nel supergigante di Kvitfjell: l'altoatesino classe '89 della Val d’Ultimo ha conquistato il suo secondo successo stagionale in Coppa del mondo, il sesto sulla mitica Olympiabakken, pista che lo ha visto salire sul podio in ben otto occasioni.

 

Una vittoria netta su un tracciato accorciato per la nebbia dove ha saputo precedere il canadese James Crawford, staccato di 0.38 secondi, e lo sloveno Miha Hrobat, a 46 centesimi, lasciando il fenomeno svizzero Marco Odermatt ai piedi del podio per un solo centesimo.

 

Con questa affermazione, Paris raggiunge quota 24 vittorie in Coppa del mondo, un numero che lo colloca al secondo posto nella graduatoria dei plurivincitori italiani, ex aequo con la leggenda Gustav Thöni, dietro solo all’irraggiungibile Alberto Tomba, fermo a 50.

 

Ma non è tutto: il carabiniere forestale ha tagliato il traguardo dei 50 podi in carriera, un "club esclusivo" in cui, tra gli italiani, lo precedono solo Tomba con 88 e Thöni con 69. Questi numeri testimoniano la straordinaria costanza e longevità di un atleta che, a quasi 36 anni, continua a competere (e a vincere) ai massimi livelli.

 

Kvitfjell si conferma una sorta di "seconda casa" di Paris. Sull’Olympiabakken ha collezionato sei vittorie: tre in discesa libera, nel 2016, 2019 e 2022, e tre in supergigante, nel 2019, 2025 e oggi. Solo il norvegese Kjetil Jansrud, con sette trionfi, lo supera su questa pista. La doppietta di questa stagione, con il successo in discesa di venerdì 7 marzo e quello odierno in supergigante, richiama l’exploit del 2018/2019, quando Paris centrò lo stesso bis. A conferma di un feeling speciale con un tracciato che richiede precisione e velocità, qualità che Dominik ha esaltato con una sciata potente ma fluida, come dimostrato dalla gara di oggi, dove 18 atleti sono finiti racchiusi in un solo secondo.

 

“Oggi è andata molto bene - ha detto Paris ai microfoni della Fisi -, ho avuto buone sensazioni sin dalla ricognizione. Ero molto convinto perché il tracciato si presentava andante e bello da sciare, è un posto che richiede tattica, bisogna portare velocità dappertutto, sei avvantaggiato se sai come sapere passare su certi tratti. E’ stato bellissimo vedere la luce verde al traguardo, mi è sembrato tutto abbastanza fluido e alla fine il cronometro mi ha dato ragione. Era tanto tempo che non vincevo in supergigante, in questi anni ho fatto tanta fatica in questa specialità, ma sto ritrovando attraverso il lavoro il giusto feeling”.

 

“Raggiungere il mio compaesano Gustavo è solo un piacere, Thöni è un nome grandissimo in Italia, anche se lui ha vinto molto di più. I nostri giovani stanno imparando a crescere, su queste piste fluide e senza pendenza eccessiva il gesto deve essere diverso”.

 

La proposta di intitolare a suo nome il tracciato lo fa sorridere: “Non diventerà mai Parisbakken, c’è ancora qualcuno che ha vinto più volte su questa pista più di me. Piuttosto mi dispiace per la seconda discesa di sabato dove non sono riuscito a metterci del mio, forse perché sia venerdì che oggi indossavo il pettorale 10, mentre ieri avevo il 14. Scherzi a parte, ma finire la stagione con due vittorie è molto bello. Sono tornato al top, avevo iniziato la stagione preparandomi bene ma le prime gare mi avevano deluso. Però abbiamo reagito, lavorando molto sui materiali per trovare le soluzioni adeguate. Sono ripartito quasi daccapo per riprendere fiducia, gara dopo gara ne sono uscito, dimostrando che posso di nuovo essere competitivo. Adesso andiamo alle finali con la fiducia massima, è diverso affrontarle con questi risultati. Troveremo una pista nuova, spero di capire subito come affrontarla”.

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