"Un'ospitalità che segue le regole del turismo sociale", cosa succede nei "fuori stagione" di Aerat a Cesenatico? "Tante attività che puntano sull’intelligenza emotiva"

TRENTO. I progetti di punta di Aerat sono la colonia di Cesenatico (Qui articolo) e la scuola natura a Candriai (Qui articolo). Ma cosa succede nei "fuori stagione" nella riviera romagnola, quando tutti pensano che non succeda nulla o quasi? La cooperativa trentina si occupa della progettazione e pianificazione delle iniziative e delle attività di turismo sociale rivolte agli anziani e alle famiglie, tra cui vacanze, gite, eventi e attività per il tempo libero, soggiorni per gruppi di minori accompagnati. 

"Nei mesi scorsi è partito il cantiere per la riqualificazione di tutto il waterfront della zona di Ponente a Cesenatico, proprio dove siamo noi", dice Edo Grassi, presidente della cooperativa sociale Aerat. "Entro l'anno prossimo marciapiede, ciclabile, viale e accessi al mare saranno terminati e la zona sarà davvero straordinaria, all'insegna della sicurezza e della sostenibilità. Noi siamo già al lavoro per programmare anzitutto i ponti di primavera, di Pasqua, del 25 aprile e del 1 maggio".

La riviera tra aprile e maggio riapre i battenti e "noi vogliamo partire con il botto", aggiunge Grassi. "Famiglie, gruppi di amici, circoli anziani, coppie alla ricerca di un week end di anticipo di estate sono sempre i benvenuti. Degustazioni e percorsi gastronomici, cultura e arte, entroterra e sport: l’offerta della Romagna in primavera va ben oltre il suo litorale".

Dalla spiaggia privata con accesso riservato, dalle canoe alla bici. "Abbiamo a disposizione tutta una serie di servizi", prosegue Grassi. "Inoltre la posizione è privilegiata a poca distanza dal centro di Cesenatico e limitrofa alla pineta di Cervia. Promuoviamo la nostra tipologia di vacanza attraverso convenzioni con enti, organizzazioni del terzo settore, cooperative e aziende. Un mondo, quest'ultimo, oggi più che mai alla ricerca di soluzioni di welfare aziendale concrete, differenti e adeguate agli obiettivi Esg". 

Un'ospitalità che segue le regole del turismo sociale: “accogliente, genuina e inclusiva"

La proposta del “fuori stagione” si rivolge anche agli istituti scolastici. "Il progetto 'Scuola al mare' offre un percorso formativo che arricchisce le attività didattiche. Questa esperienza consente agli studenti di esplorare, osservare e stimolare la loro creatività, integrando lo studio con attività pratiche".

Le giornate condivise "rafforzano le competenze relazionali e l’autonomia dei ragazzi", evidenzia il presidente della cooperativa social Aerat. "Il programma include laboratori, escursioni e visite che permettono di approfondire temi legati all’ecologia, alle scienze, alla storia e alla geografia, promuovendo un approccio consapevole all’ambiente marino".

Insomma, il motore di Aerat tra mare e montagna non si ferma praticamente mai. "Tutto all'insegna della socializzazione e della capacità di sviluppare relazioni. Saremo pure vintage, ma noi continueremo nel valore di allenare le nuove generazioni a costruire relazioni, adottare stili di vita positivi e attivi. All’intelligenza artificiale preferiamo, ora e ancora, l’intelligenza emotiva", conclude Grassi.