Ponte della Vittoria, Castello di Feltre e Foresta di Cajada: appello a votare i luoghi del cuore Fai. ''Facciamo rete insieme per preservare le nostre bellezze''

BELLUNO. “Se vogliamo ottenere risultati concreti dobbiamo fare rete e lavorare su una scala più ampia possibile. Poiché il contributo può essere stanziato solo con la presentazione di un progetto, abbiamo suggerito ai comitati di coinvolgere le rispettive amministrazioni comunali, che hanno deciso di sostenere l’iniziativa: si tratta di un segnale estremamente positivo”. Introduce così la presentazione delle tre candidature ufficiali della provincia di Belluno al censimento “I luoghi del cuore” del Fai Adriano Barcelloni Corte, capo delegazione Fai di Belluno.

All’incontro erano presenti le amministrazioni comunali, la Provincia di Belluno e i tre Comitati coinvolti: Ponte della Vittoria (Belluno), Foresta di Cajada (Longarone) e Castello di Feltre. L’obiettivo è condividere e valorizzare il patrimonio ambientale e culturale attraverso l’iscrizione dei tre siti alla lista del FAI, proponendo un modello condiviso di sviluppo a sostegno degli stessi e promuovendo un turismo lento e sostenibile che dialoghi con le realtà del territorio.

Progetti condivisi con le amministrazioni locali

In vent’anni la campagna del Fai ha raccolto 11 milioni di voti, con oltre 39 mila luoghi votati, 163 progetti di tutela, restauro e valorizzazione in tutta Italia. Prevede due fasi: con il censimento è possibile votare i luoghi da non dimenticare e successivamente, in base ai voti raccolti e ai progetti presentati, il bando mette a disposizione dei contributi economici per realizzarli.

Dopo aver ricordato l’impegno fondamentale del Fai e dei cittadini per i lavori di ristrutturazione della scuola Gabelli di Belluno nel 2014 (raccolti 15.533 voti, portandola al 20° posto della classifica nazionale) e dei Serrai di Sottoguda nel 2018 (raccolti 7.945 voti, portando il sito a risalire rapidamente la classifica dopo i danni di Vaia), Barcelloni Corte ha sottolineato l’importanza del lavoro condiviso: “Dal 2020 è stata introdotta la possibilità di riunirsi in comitati per promuovere una candidatura creando rete con portatori di interesse locali come associazioni, pro loco, enti e istituzioni. Questo cambiamento ha aperto la strada a una partecipazione attiva delle delegazioni e dei gruppi nella promozione dei siti e quando i tre comitati hanno chiesto il nostro appoggio abbiamo deciso di non privilegiare solo un luogo, ma di fare squadra.

''Il censimento del Fai ha aggiunto - come le giornate di primavera, non è solo una vetrina per i luoghi del cuore ma è anche un’occasione di promozione dei territori. Per questo sono soddisfatto di vedere la Provincia di Belluno prendere l’iniziativa coinvolgendo i comitati e i Comuni che hanno deciso di lavorare assieme: è un primo passo, ma può diventare l’inizio di qualcosa di più ambizioso, cioè scegliere un luogo simbolico della Provincia, unire le forze e provare a scalare la classifica nazionale del 2026”.

“Il Fai - ha sottolineato Roberto Padrin, presidente della Provincia - è una straordinaria opportunità di valorizzazione e promozione del nostro territorio. Le giornate organizzate nel corso dell’anno riscuotono sempre grande partecipazione da parte della popolazione locale, che a volte non conosce i propri territori e può farlo proprio grazie al FAI, che ha avuto negli anni la grande capacità di valorizzare luoghi meno conosciuti”.

Belluno, Feltre e Longarone unite per il territorio

Tre, dunque, i Comuni coinvolti. Per Belluno è intervenuto Raffaele Addamiano, assessore alla cultura e volontario Fai: “Questa edizione è particolare per tutta la Provincia perché, oltre ad aver coinvolto Fai, cittadini e comitati, ha visto l’appoggio delle amministrazioni pubbliche, la cui presenza dimostra l’importanza di una mobilitazione tanto delle istituzioni quanto dei privati cittadini, a cui va il nostro ringraziamento. Chiediamo a tutti, senza retorica, un gesto di amore per un luogo tipico della propria città, da proteggere e non dimenticare tanto nel caso di Belluno quanto per Feltre e Longarone. Questa unione di intenti è infatti foriera di qualcosa di significativo per il nostro territorio nel suo insieme”.

“Tramite il Fai - aggiunge Ennio Trento, presidente del Consiglio comunale di Feltre - già dall’estate abbiamo aperto le porte del Castello: uno degli elementi essenziali di tali iniziative è infatti permettere di vedere e capire lo stato dell’arte di un determinato bene, così da potersi rendere conto della necessità di eventuali interventi. In particolare Feltre ha nel suo castello un simbolo riconoscibile da tutti, che però versa, per motivi storici e contingenti, in uno stato di abbandono. L’ente locale che ne riconosce l’importanza per il territorio sta agendo per tutelarlo e il nostro ringraziamento al Fai è aver reso partecipi i cittadini in una campagna di aiuto a un bene di tutti. Siamo soddisfatti della partecipazione da parte di tante persone, soprattutto grazie ai volontari che si sono impegnati nella raccolta firme, nei banchetti e nelle manifestazioni”.

Infine Elena De Bon, assessora al patrimonio per il Comune di Longarone, presenta la candidatura della Foresta di Cajada. “Siamo contenti - conferma - di poter lavorare insieme per portare a casa un risultato importante non solo per il Comune, ma per tutta la Provincia. Longarone ha varie candidature in corso, tra cui la Foresta di Cajada, un’area ambientale e naturalistica situata all’interno delle Dolomiti bellunesi e Patrimonio Unesco. È quindi un’area da valorizzare, conoscere e rendere più fruibile anche per promuovere un turismo sempre più sostenibile”.