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Posata la prima pietra per il nuovo hospice pediatrico, "Una struttura per fornire supporto adeguato ai piccoli pazienti e alle loro famiglie"

La struttura sorgerà accanto a Protonterapia e nell’area del nuovo Polo ospedaliero universitario del capoluogo. La stima è di concludere i lavori tra 18 mesi. Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti: "Prosegue la costruzione della sanità trentina del futuro"

Foto di Daniele Mosna
Di LA - 03 marzo 2025 - 16:04

TRENTO. E' stata posata la prima pietra per il nuovo hospice pediatrico di Trento. La struttura sorgerà accanto al Centro di Protonterapia e nell’area del nuovo Polo ospedaliero universitario del capoluogo. Un investimento dal valore complessivo di 7,68 milioni di euro, finanziato per 2,68 milioni dalla Provincia di Trento e per 5 milioni dallo Stato.

 

"Il progetto è stato avviato nella scorsa legislatura per indirizzare il finanziamento statale nell’ambito del Pnrr alla realizzazione di hospice pediatrico", dice Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento. "Una struttura in grado di fornire un supporto adeguato e altamente professionale ai pazienti pediatrici e delle loro famiglie, non solo del nostro territorio ma anche delle altre regioni. Anche con questo investimento, previsto nell’area che viene attrezzata per il nuovo ospedale, prosegue passo dopo passo il percorso di costruzione della sanità trentina del futuro".

 

La costruzione di un hospice pediatrico è stata avviata nel 2022 da Stefania Segnana, all'epoca assessora alla salute. “Anche da parte mia ci tengo a sottolineare la rilevanza di questo momento", aggiunge l'assessore Mario Tonina. "Un progetto al quale la Giunta nella scorsa legislatura ha fortemente creduto e che è stato ulteriormente concretizzato nell’attuale mandato con la destinazione delle risorse aggiuntive necessarie per dare avvio ai lavori, nell’area strategica di Protonterapia e del nuovo ospedale. Un’iniziativa che dimostra come attraverso l’autonomia speciale il Trentino si sappia distinguere, anche negli aspetti di umanità, sensibilità e innovazione sanitaria, garantendo un presidio H24 per i bambini che hanno bisogno e per le loro famiglie".

 

Secondo il direttore generale di Apss, Antonio Ferro, che ha chiarito i tempi di realizzazione (18 mesi), "la struttura rappresenta una punta di diamante del sistema delle cure palliative pediatriche: un presidio, distribuito sul territorio, che grazie ai nostri operatori sarà sempre più vicino e attento ai bisogni dei bambini con gravissime patologie".

 

La direttrice del dipartimento infrastrutture di Apss, Debora Furlani, ha illustrato i particolari tecnici dell’opera: la struttura avrà 6 posti letto, di cui 2 in day hospital, fornendo una risposta di alta complessità assistenziale per le cure palliative pediatriche. Sarà inoltre a tutti gli effetti una parte del nuovo ospedale del quale a regime completerà l’offerta.

 

A intervenire anche Elena Bravi, direttrice per l’integrazione socio sanitaria, ha sottolineato il valore della qualità della vita e l’importanza della dimensione psicologica e sociale delle famiglie e dei bambini a cui si rivolgono le cure palliative pediatriche. Da parte del direttore dell’unità operativa Gino Gobber è stato evidenziata l’esperienza acquisita dal Trentino proprio nelle cure palliative pediatriche, attive dal 2014.

 

Presenti, tra gli altri, i direttori Enrico Nava e Massimo Soffiati, il dirigente medico Marco Bolognani, il responsabile unico del procedimento Claudio Cortelletti, la direttrice dei lavori Susanna Benedetti, l’assistente alla direzione lavori Ursula Vivori, la coordinatrice in fase di esecuzione Gabriella Spagnoli. L'appalto per la realizzazione dell'opera è stato vinto, con un ribasso di poco superiore al 7,4%, dall'impresa trentina Pretti e Scalfi al termine della procedura a invito promossa dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

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