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"Pace, calma e serenità, la Montagna intesa come Donna", l'artista Ludovica Basso (Clorophilla) firma il manifesto della 72esima edizione del Trento Film Festival

Dopo Gianluigi Toccafondo, Milo Manara e Lorenzo Mattotti, il Trento Film Festival cambia radicalmente la prospettiva e il manifesto è della giovane autrice Ludovica Basso, in arte Clorophilla

Pubblicato il - 15 febbraio 2024 - 20:18

TRENTO. Pace, calma e serenità, la montagna intesa come donna, come forza creatrice che accoglie e che protegge. Questo il messaggio del manifesto del Trento Film Festival che si prepara alla 72esima edizione. 

 

Dopo 3 anni segnati dalle opere di altrettanti autori che rappresentano la storia dell’illustrazione italiana come Gianluigi Toccafondo, Milo Manara e Lorenzo Mattotti, la kermesse delle Genziane cambia radicalmente la prospettiva, fedele alla sua tradizione di innovazione. C’è infatti la firma della giovane autrice Ludovica Basso, in arte Clorophilla, sul manifesto della 72esima edizione in calendario a Trento dal 26 aprile al 5 maggio.

 

"Attraverso questo disegno - spiega Basso - ho cercato di trasmettere le sensazioni che la montagna stimola in me: pace, calma e serenità. Luogo con un equilibrio delicato, che va contemplato e rispettato. Per questo motivo ho scelto un’immagine che si pone come un invito alla contemplazione della natura, alla meditazione e al silenzio interiore. La Montagna intesa come Donna, come forza creatrice dalla quale tutto nasce e alla quale tutto è connesso, entità viva che ci accoglie e ci protegge". 

 

Ligure, classe ‘86, Clorophilla è un’artista versatile che trova le sue ispirazioni viaggiando e stando a contatto con la natura, facendo lunghe passeggiate, osservando con attenzione i dettagli di ciò che la circonda. Lavora come illustratrice freelance e collabora con importanti brand e aziende italiane e internazionali, spaziando dal mondo del design a quello della moda e del turismo. Il suo è un mondo immaginario popolato da donne mitologiche, animali magici, dee, sirene, stelle cadenti dove realtà e fantasia si incontrano.

 

"Il Trento Film Festival non ha un tema specifico che caratterizza ogni edizione, ma in esso trovano spazio tutte le tematiche che la montagna ispira o suggerisce. O meglio, tutto ciò che le donne e gli uomini vedono o proiettano sulle montagne del mondo", commenta Mauro Leveghi, presidente del Trento Film Festival. "Il Festival è invece caratterizzato ogni anno da un’illustrazione che rappresenta un 'manifesto' nel senso più pieno del termine, ideale e programmatico. Ogni anno diverso, ogni anno capace di raccontare una delle tante narrazioni di questo evento. Il manifesto di questa edizione vuole essere un omaggio alla montagna come madre: possiamo quasi leggere un riferimento alla 'sorella nostra madre terra' del Cantico delle creature scritto da San Francesco d’Assisi, del quale nel 2025 saranno celebrati gli 800 anni. Una sorella che ci alimenta e ci sostiene, e che per questo va curata e rispettata. È la lezione secolare dell’agricoltura di montagna, talmente incardinata nell’ambiente alpino da diventare quasi un tutt’uno con esso, plasmandone la forma ma adeguandosi ai suoi inevitabili limiti".

 

Svelate anche le date dell’edizione altoatesina, confermata nella sua collocazione primaverile dal 3 all’8 giugno grazie alla collaborazione con la Provincia e il Comune di Bolzano.

 

"Con i manifesti delle tre precedenti edizioni abbiamo simbolicamente chiuso un ciclo dei grandissimi nomi che hanno fatto la storia dell’illustrazione italiana. Con il manifesto firmato da Clorophilla, il Festival dà spazio ai talenti emergenti, che in questi anni si sono conquistati uno spazio di rilievo anche grazie ai nuovi strumenti della comunicazione digitale. Questo ruolo di collante tra generazioni, forme artistiche, linguaggi e registri comunicativi è tra gli aspetti di questa manifestazione che ha caratterizzato la sua crescita: quest’anno lo facciamo con uno sguardo femminile, ad arricchire quella pluralità di visioni che è la cifra di una rassegna che da settantadue anni non rinuncia a rinnovarsi", conclude Luana Bisesti, direttrice del Trento Film Festival.

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