Dalla musica di Cisco alla filosofia di Umberto Galimberti, tanti eventi per il Trento Film Festival che lancia il primo giorno di proiezioni dei film in concorso
Serata evento in piazza Mostra con il leader dei Modena City Ramblers che ripercorre le gesta e l'irishness dei loro primi 30 anni di carriera, mentre il filosofo incanterà il pubblico, esortandolo a “conoscere se stesso”. Alla rassegna "Un'ora per acclimatarsi" protagonisti Marco Albino Ferrari e Camilla Valletti sul tema "Racconto e montagna"
TRENTO. Serata evento con Cisco e le proiezioni dei film in concorso "Pyramiden" di Damien Faure e "Segnali di vita" di Leandro Picarella, oltre al film di apertura "Oura El Jbel" di Mohamed Ben Attia per la sezione Anteprime e il sentito omaggio, per "Destinazione…Irlanda", al leader dei Pogues Shawn McGowan, in “Crock of Gold” di Julien Temple.
Spazio poi al laboratorio d’innovazione di Alessandro Garofalo e un viaggio nel mondo dell’ecocinema con la presentazione del libro “Antropocine, lo schermo verde”. Inaugurazioni per le mostra “Orsigna Montagna Maestra” e di T4Future, oltre alla presentazione di “Mercanti di luce”, libro che ha vinto la “Menzione Speciale Trentino” al Premio Itas.
Il secondo giorno di Festival (sabato 27 aprile), e il Day 1 di proiezioni, vede l'esordio della rubrica mattutina Acclimatarsi alla luce: a partire dalle 7 nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio, ha luogo questo piccolo breviario laico quotidiano, fatto di suoni, parole e silenzi e promosso dal progetto diocesano Chieseacolori.
Alle 8.30 appuntamento al Castello del Buonconsiglio per L’arte del respiro: gestire la mente controllando il respiro, attività promossa dal Parco del Respiro di Fai della Paganella, che prevede la messa in pratica collettiva di tecniche pranayama, guidati dall’istruttrice Lorenza Sonn. A partire dalle 10 Alessandro Garofalo presenta Montagna in movimento, negli spazi di Palazzo Roccabruna e in collaborazione con Trento Capitale Europea del Volontariato.
Un autentico laboratorio di innovazione, nel quale si utilizzeranno tecniche di creatività emergente per permettere a tutti i partecipanti di dialogare e proporre idee riguardanti quattro macrotematiche: gente felice, semplificazione amministrativa, attivismo e rigenerazione. Alle 10.30 il Salotto letterario di MontagnaLibri ospiterà la presentazione de La vita negli occhi di Jacopo Merizzi (Edizioni Cai). L’autore – guida alpina, appassionato archeologo e strenuo difensore della Val di Mello – narra, in dialogo con Fausta Slanzi, le proprie avventure.
Alla stessa ora, negli spazi di Radio Dolomiti in piazza Duomo, Luca Scoz e Elisabetta Flor del Muse raccontano gli Sciamani tra passato e presente, partendo dalla mostra tematica ospitata a Palazzo delle Albere e visitabile durante tutto il periodo del Festival. Alle 11 nella Sala conferenze del Muse, ha luogo la presentazione del libro Antropocine, lo schermo verde (Altreconomia). L’autore, Marino Midena, dialoga con Luca Ferrario di Trentino Film Commission in merito a tendenze, linguaggi e questioni di un nuovo e interessante filone critico: quello dell’ecocinema.
Alle 11.30 nel Salotto letterario di MontagnaLibri, primo appuntamento di quest’edizione con Ciak si stappa, il tradizionale aperitivo con le bollicine Rotari Trento Doc in attesa dell’altrettanto tradizionale Cosa vedo oggi?, incontro quotidiano – ospitato sempre nel Salotto di MontagnaLibri – con il responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini e i registi presenti al Festival, per raccontare i film del giorno e guidare il pubblico alla scoperta delle proiezioni.
Alle 15, Palazzo Roccabruna è teatro di Piwi: viti per il territorio di montagna e l’ambiente, un convegno a cura di Associazione Piwi Trentino e Enoteca provinciale del Trentino che intende riflettere su come il cambiamento climatico stia influenzando anche la viticoltura di montagna e quali scenari si prospettino.
A dialogare sul tema saranno Giacomo Poletti dell’Associazione meteo Trentino Alto Adige, l’esperto di viticoltura trentina Luciano Groff, già enologo al Centro Trasferimento Tecnologico di Fem, Riccardo Velasco, vice presidente Piwi Italia e direttore del Centro di ricerca in viticoltura ed enologia, e Silvia Vezzulli, ricercatrice al Centro ricerca e innovazione di Fem.
Sempre alle 15 A Gallery ospita l’inaugurazione della mostra Orsigna Montagna Maestra, un racconto visivo del fotografo Alexey Pivovarov che ripercorre i paesaggi, i luoghi, i volti e gli ambienti della Valle Orsigna, capaci d’incantare anche il grande Tiziano Terzani.
Un’altra importante inaugurazione è prevista alle 15.30: quella della sezione T4Future, che animerà Piazza Fiera per tutto il corso del Festival, con una serie di laboratori e attività dedicati a bambini e famiglie, legati al mondo della montagna e pensati in collaborazione con prestigiosi partner del territorio. Dopo il taglio del nastro, lo spettacolo Open Air Circus, promosso in collaborazione con l’associazione Bolla di Sapone: un jukebox imprevedibile e un allestimento retrò fanno da cornice a prodezze acrobatiche, giocolerie bizzarre e funambolismi improbabili.
Alle 16 nel Salotto letterario di MontagnaLibri, Marco Confortola – guida alpina, formatore, tecnico di elisoccorso e tour leader – insegna al pubblico Come si prepara una spedizione in terra himalayana, in un evento a cura di Viaggia con Carlo. Alle 17 triplo appuntamento. Il primo, a Palazzo Roccabruna, con Assaggi resistenti: alla scoperta dei vini Piwi del Trentino Alto Adige, un’occasione per degustare le migliori espressioni dei vini ottenute da queste nuove varietà. Alla Sosat, invece, avrà luogo una Conversazione con Mariano Frizzera, organizzata in collaborazione con Montura, durante la quale l’accademico del Cai racconta, dialogando insieme a Ezio Amistadi, le sue esperienze alpinistiche e di vita negli anni eroici dell’evoluzione dell’arrampicata in Dolomiti.
Infine al Mets - Museo etnografico trentino San Michele, si terrà per "Destinazione… Irlanda un Workshop-concerto" con il Trio O’Carolan, condotto da Renato Morelli. Sempre a partire dalle 17 per il ciclo Castello Cent’anni che celebra il centenario del Museo del Buonconsiglio, piazza Mostra ospita un incontro con il videomaker e art-influencer Roberto Celestri, dal titolo Museo dinamico: la bellezza parla ai giovani?, mentre alle 18 è la volta di Dentro, fuori, oltre: cent’anni di museo del Castello del Buonconsiglio, evento durante il quale il filosofo Umberto Galimberti parla del significato che si nasconde dietro il motto del centenario "Conosci te stesso", attualizzando il messaggio di questa celebre frase che è incisa nel cinquecentesco specchio marmoreo della Loggia veneziana. In caso di maltempo, l’evento si svolge all'Auditorium Santa Chiara.
Alle 17.30, il Salotto letterario di MontagnaLibri vedrà la presentazione di Mercanti di luce. Ottici e fotografi tesini tra Ottocento e Novecento (Publistampa), ultima fatica letteraria – meritevole della “Menzione Speciale Trentino” al Premio Itas 2024 – di Elda Fietta. L’autrice, in dialogo con Enrico Cereghini, guida il pubblico sulle tracce degli ottici e dei fotografi tesini: mercanti, imprenditori, innovatori e artigiani, capaci di saldare il pragmatismo degli uomini di montagna con una rara sensibilità culturale.
Alle 18 alla Sala Conferenze del Muse, ha luogo il convegno dal titolo Presena. Cosa rimane quando un ghiacciaio si scioglie, in collaborazione con Mets - Museo etnografico trentino San Michele, Muse, Pro Loco di Vermiglio e Centro pace, ecologia e diritti umani. Luca Faoro del Mets, Annibale Salsa di Tsm | step - Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, Christian Casarotto e Mauro Gobbi del Muse e i registi-ricercatori Federico Scienza e Manuela Boezio dialogheranno su come una piccola comunità posta ai piedi del Presena – e che prospera grazie al turismo – stia vivendo la svolta epocale di un ghiacciaio in via d’estinzione.
Per la rubrica Un’ora per acclimatarsi alle 19 in piazza Cesare Battisti, Marco Albino Ferrari e Camilla Valletti riflettono sul tema Racconto e montagna, montagna è racconto, interrogandosi sul ruolo delle narrazioni nel processo di costruzione degli immaginari montani. In caso di maltempo, l’evento si svolgerà presso il Salotto letterario di MontagnaLibri.
Infine alle 20.30 in piazza Mostra, appuntamento, per Destinazione… Irlanda con Riportando tutti a casa 30 anni dopo. Cisco dei Modena City Ramblers dialoga con il critico musicale e giornalista radiofonico John Vignola, in una conversazione che sarà anche l’occasione per viaggiare attraverso la storia della musica irlandese, rea di aver ispirato la band. Quelle stesse sonorità saranno infine ripercorse sul palco, nell’ultima tappa del mini-tour primaverile organizzato dal gruppo per celebrare i 30 anni del loro primo disco, Riportando tutto a casa. In caso di maltempo, l’evento si svolgerà presso l’Auditorium Santa Chiara.
Sono davvero tanti i film da non perdere in questa prima giornata di programmazione cinematografica al Trento Film Festival.
In Concorso, si segnalano i francesi Un pasteur di Louis Hanquet (Multisala Modena, Sala 2, 17, alla presenza del regista), la storia in anteprima italiana di un giovane pastore, malinconico e riservato, impegnato ad allevare il gregge di famiglia e a proteggerlo dal pericolo dei lupi, e Pyramiden di Damien Faure (Multisala Modena, Sala 3, ore 15.15), un film fantascientifico e distopico, anch’esso in anteprima italiana, il cui protagonista decide di lasciare la propria tana post-apocalittica alla ricerca dell’umanità perduta.
Un’umanità che troviamo anche al centro di Segnali di vita, per la regia di Leandro Picarella (Multisala Modena, Sala 3, ore 19.15, alla presenza del regista), film nel quale un astrofisico si vedrà costretto a mettere da parte le stelle e la solitudine per dedicarsi ad altre forme di vita fino ad allora non considerate: gli esseri umani.
Infine, Postcards from the verge di Natalia Koniarz (Multisala Modena, Sala 1, 21.15), in anteprima italiana, è il ritratto di una giovane coppia polacca intenta a compiere un lungo viaggio in bicicletta attraverso le Ande. Per la sezione Alp&Ism, L’Everest en partage di Théo Livet (Supercinema Vittoria, 15) narra la vicenda, in anteprima italiana, di Marc Batard, alpinista ormai settantenne che decide di tornare sull’Everest, mentre Edlinger, la liberté au bout des doigts (Multisala Modena, Sala 3, ore 21.30) di Nils Martin, che sarà presente in sala, è un documentario capace di tributare un sentito omaggio a Patrick Edlinger, icona negli anni Ottanta dell'arrampicata sportiva emergente, oltre che emblema di una libertà totale ed anticonformista.
Per Destinazione… Irlanda, il tributo andrà invece a Shawn McGowan, leader dei Pogues scomparso lo scorso anno, con la proiezione di Crock of Gold di Julien Temple (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.45). Un viaggio cinematografico, prodotto da Johnny Depp, per captare il mondo attraverso gli occhi di un grande poeta del punk, con testimonianze di amici e familiari. Anteprime presenterà invece il film di apertura di questo 72esimo Trento Film Festival, Oura El Jbel di Mohamed Ben Attia (Supercinema Vittoria, 21), un film il cui protagonista, Rafik, dopo aver passato quattro anni in carcere, ha soltanto un desiderio: portare il figlio Dietro le montagne e mostrargli la sua incredibile scoperta.
Per la sezione Terre Alte, Death of a mountain di Nuno Escudeiro (Multisala Modena, Sala 1, 18.45, alla presenza del regista) parte dalla storia naturale recente della frontiera montana franco-italiana, narrata per bocca di una donna che dà letteralmente voce alla sua montagna e al proprio legame con questo territorio. Atirkül. In the land of the real men di Janyl Jusupjan (Multisala Modena, Sala 2, 21, alla presenza del regista) narra invece la vicenda, in anteprima italiana, di Atirkül, catapultata in un duro mondo maschile, nelle vaste pianure del Kirghizistan, dove gli uomini continuano a praticare il buzkashi, antico sport di squadra a cavallo.
Poi per Orizzonti Vicini, il documentario in anteprima italiana Contadini di confine di Michele Trentini (Multisala Modena, Sala 2, 15, alla presenza del regista) testimonia la vita di alcuni contadini e allevatori in prossimità del confine tra le province di Trento e di Bolzano, narrando un'esperienza di collaborazione i cui significati socio-culturali travalicano i confini regionali, mentre Calugem. Storia di un padre sui tetti di Giacomo Bolzani (Multisala Modena, Sala 2, 19, alla presenza del regista) si configura come il ritratto limpido e sincero di Alberto, uno spazzacamino trentino padre di tre figlie, dinamico ed irrequieto, che durante i suoi tanti saliscendi fuligginosi si interroga sul mondo e su come diventare un buon genitore.