Ecco "Saetta" (FOTO), il primo cane robot dei carabinieri. Dai petardi a Capodanno alle minacce "tanti gli usi dell'alta tecnologia per la sicurezza della collettività"
E' una novità assoluta in Italia e per le forze di polizia, i carabinieri avranno in dotazione un cane robot. Ecco cosa può fare
ROMA. "Entra in servizio il cane robot Saetta", questo l'annuncio dei carabinieri. E' una novità assoluta in Italia e per le forze di polizia. L'obiettivo è di garantire gli standard di sicurezza del personale attraverso il miglioramento dell’efficacia operativa. Sarà assegnato inizialmente al Nucleo artificieri di Roma ma poi l'intenzione è quello di "arruolare" altri dispositivi sul territorio.
E' stato chiamato "Saetta" per riprendere il simbolo presente sulle fiancate delle vetture di pronto intervento con la tradizionale livrea blu e rossa dell’Arma dei carabinieri,
Il cane robot, controllato da un tablet a distanza (fino a 150 metri) può muoversi su "terreni impervi, salire e scendere rampe di scale e aprire autonomamente porte, entra a far parte della famiglia dell’Arma con molteplici obiettivi, tra cui quello di operare nelle attività di ricognizione più rischiose o per compiti antisabotaggio", spiegano i carabinieri. "Equipaggiato con avanzatissimi sistemi tecnologici, può rilevare le più fievoli tracce di esplosivo o di agenti chimici e radiologici".
Non solo, Saetta potrà mappare luoghi attraverso avanzatissimi sistemi di rilevazione laser e termici, evidenziando la presenza di minacce. "Il cane robot - concludono i carabinieri - opererà con il proprio braccio robotico per asportare ordigni, compresi i grossi petardi inesplosi che, specialmente a Capodanno, minacciano l’incolumità dei cittadini nelle aree urbane. Infine, sarà in grado di rifornire equipaggiamenti i militari impossibilitati a muoversi. Tanti gli scenari d’impiego. Alta tecnologia per la sicurezza della collettività".