HIGH ON LIFE-IL VIDEO. Stefano Alloero, fotografo di nudo, si racconta: ''L'estetica è un modo di vivere e una maledizione: una ricerca costante della bellezza''
Il 30enne ama l’estetica, l'arte e la ricerca del proibito mostrato come opera d’arte: Alloero è un fotografo di nudo, eseguito spesso in contesti urbex, e lavora nel campo della grafica. Il suo nome d’arte è Essequadro. E' il protagonista della quarta puntata della serie di Marco Chizzola
TRENTO. "L'estetica è un modo di vivere, una maledizione e una fissazione perché sono portato a ricercarla ovunque: anche una forchetta fuori posto a cena mi dà fastidio". A dirlo Stefano Alloero, protagonista della quarta e ultima puntata di "High on life-being in natural state of joy", serie firmata da Marco Chizzola e che trova spazio su Il Dolomiti. "Non saprei nemmeno dire se il bello esiste già e quindi è una ricerca oppure se riesco a crearlo: si tratta di una ricerca personale".
Il 30enne ama l’estetica, l'arte e la ricerca del proibito mostrato come opera d’arte: Alloero è un fotografo di nudo, eseguito spesso in contesti urbex, e lavora nel campo della grafica. Il suo nome d’arte è Essequadro. Lui, assieme ad un collettivo di amici chiamato “Diablerie”, realizza dei magazine ma soprattutto fotografie di nudo.
"E' una costante ricerca dell'identità - dice Alloero - ho sempre avuto difficoltà a esprimere i miei sentimenti e le mie emozioni, però ho trovato il modo di connettermi all'universo e alle persone". I social? "Una contraddizione e un'ipocrisia di fondo perché si deve censurare qualcosa che è arte e bellezza ma permettono invece di veicolare una bellezza non salutare e ci imbottiscono il cervello di cazzate. Sono anche un grafico e un social media manager: di giorno lavoro con i questi strumenti e di notte cerco di combatterli".
Il fotografo ha una caratteristica molto particolare è daltonico, ma non gli importa, e ha fatto del suo daltonismo una caratteristica del suo stile. "Non ci siano passioni giuste o sbagliate - conclude Alloero - anche l’erotismo possa essere rispettoso, dignitoso e in grado di far stare bene chi lo realizza, chi fa da modella e chi poi apprezza l’arte di quello che viene prodotto. Ci sono pregiudizi ma la malizia è spesso in chi guarda: non faccio nulla di male e quello che faccio mi fa semplicemente stare bene".
Si conclude, quindi, un viaggio e un dietro le quinte, le esperienze di altri per un'introspezione interiore. E' questo "High on life-being in natural state of joy", una serie in 4 puntate firmata da Marco Chizzola, regista trentino di 27 anni, che attraverso alcune interviste si confronta e dialoga con alcune personalità che spiccano e brillano nel loro settore alla ricerca del significato personale di passione e sacrificio che si nasconde dietro ogni professione.
Un lavoro che trova spazio sul quotidiano Il Dolomiti. La serie descrive persone che fanno, per lavoro, per sport o per passione un'attività particolare: spesso invidiata, stigmatizzata o stereotipata senza avere però piena conoscenza di quelli che sono i sacrifici estremi che la caratterizzano. Dopo Lara Naki Gutmann, Fabrizio Cortese e Arianna Cau, la serie si è conclusa con il fotografo Stefano Alloero.