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Una cima per ogni anno di vita. Il Cai Val Comelico festeggia il mezzo secolo dalla fondazione. "Oltre 300 persone a condividere la fatica"

Per i suoi 50 anni di vita, la sezione Cai Val Comelico ha deciso di lanciare un'iniziativa tenutasi interamente nella giornata di domenica 9 agosto: scalare 50 cime, una per ogni anno da quando esiste il gruppo, nato nel 1970. Il presidente Gianluigi Topran: "Grande entusiasmo e soddisfazione. Eravamo oltre 300 persone"

Di Davide Leveghi - 10 agosto 2020 - 12:18

COMELICO. 50 cime per 50 anni di vita, una per anno vissuto dalla sezione Cai Val Comelico, in provincia di Belluno. È questa l'iniziativa lanciata dal gruppo alpinistico cadorino per celebrare al meglio il mezzo secolo di esistenza. Un evento molto partecipato e che, a giudizio degli organizzatori, ha riscosso un grande entusiasmo, portando sulle montagne della zona oltre 300 partecipanti.

 

 

Divisi tra cime da scalare e escursioni più o meno impegnative, i percorsi erano stati precedentemente scelti, offrendo una rosa di oltre 60 traguardi da raggiungere in piccoli gruppi; un capocordata davanti e soci o appassionati dietro. Tutti in compagnia, per condividere la gioia di andare in montagna e la fatica.

 

Tutte le cime sono state raggiunte nella giornata di domenica 9 agosto – racconta il presidente della sezione Cai Val Comelico Gianluigi Topran – abbiamo ricevuto ampia condivisione per festeggiare un compleanno per noi molto importante, il 50esimo, che rispetto ad altre sezioni anche ultracentenarie è poco. Il nostro territorio fino agli '60 faceva parte di una sezione con sede ad Auronzo e comprendente tutto il Cadore. Nel 1970 alcuni soci di quella sezione crearono la nostra, rappresentante un territorio vasto, con 5 Comuni, con lo scopo di valorizzare il territorio”.

 

Da quel momento, dunque, è passato mezzo secolo. Un periodo importante, come detto, non lunghissimo ma comunque da celebrare al meglio. Il tutto nonostante la particolarità di quest'anno, con la pandemia ancora in corso e le norme di sicurezza da rispettare per evitare che il virus si diffonda nuovamente. “Siamo stati graziati dal tempo – racconta Topran – e così la partecipazione è stata molto buona, nonostante la presenza anche di salite non facili. Organizzata molto bene, l'iniziativa ha visto la partecipazione oltre di chi sapevamo anche di molta altra gente, soci, appassionati o appartenenti ad altre sezioni”.

 

“Dai capi cordata sono arrivate molte foto, a breve uscirà un video in cui raccoglieremo tutte le testimonianze. C'è grande entusiasmo nel sapere di salire una cima, di condividere una passione per la montagna e di riscoprire questo aspetto specie in questo periodo. Si è ripreso a salire, a percorrere i sentieri e a scalare le vette, a condividere la fatica e la solidarietà. È un bel segnale”.

 

Formato da quasi 600 soci, il Cai Val Comelico, però, non è stato l'unico protagonista del suo compleanno. A dare il proprio omaggio, attraverso i propri soci, c'erano infatti diverse rappresentanze amiche. “Era un'iniziativa aperta a tutti gli appassionati di montagna. E così molte sezioni amiche si sono 'prenotate' una cima dalla lista che avevamo messo a disposizione. La sezione di Auronzo di Cadore ha scalato la Cima d'Ambata, quella di Vigo di Cadore Cima Brentoni, quella di Gemona la Cima Manzon, quella di Venezia il Monte Righile”.

 


 

E ancora: “Lorenzago di Cadore, Domegge di Cadore e Alpago, San Vito di Cadore, Calalzo di Cadore, Padova, dei rappresentanti del Cai centrale, le nostre organizzazioni giovanili, con i più grandi e più piccoli impegnati in salite più o meno difficoltose. Grande entusiasmo e grande soddisfazione, con cime anche notevoli scalate, come Cima 11 o una via di 7o grado”, conclude Topran.

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