Tavolo faunistico, ambientalisti grandi assenti: ''Così non avvalliamo direttamente o indirettamente le scelte del tavolo, le istituzioni ci prendono in giro''
Un'assenza dal Tavolo che però non si traduce nell'alzare bandiera bianca. Gli ambientalisti: "La nostra volontà è quella di spendere meglio le nostre energie e attiviamo un consiglio ombra per analizzare i provvedimenti, suggerire integrazioni e modifiche. Utilizzeremo i metodi che ci mette a disposizione la società civile"
TRENTO. Sono i grandi assenti dal Tavolo faunistico provinciale, una decisione nell'aria e ora è ufficiale: le associazioni ambientaliste non siedono nell'organo che sostituisce il soppresso Comitato (Qui articolo). "Non vogliamo essere attori non protagonisti di quanto emerge in quella sede. In questo modo siamo certi di non avallare direttamente o indirettamente determinate scelte", queste le parole di Aaron Iemma, presidente del Wwf del Trentino.
Il Comitato faunistico provinciale vedeva, infatti, tra i componenti i membri di Wwf, Lipu, Lav, Legambiente, Enpa e Pan-Eppaa, ora la giunta valuta di istituire un tavolo faunistico provinciale che dovrebbe assicurare l’informazione, la partecipazione e il raccordo tra la Provincia e i soggetti coinvolti nei vari aspetti della gestione faunistica, anche ai fini della programmazione delle iniziative e degli interventi per la tutela del patrimonio faunistico e per l’esercizio della caccia.
"La nostra è una una scelta ragionata - aggiunge Iemma - ogni possibilità di portare le nostre opinioni oppure una visione sulla fauna diversa rispetto alla maggioranza, composta in larga parte da cacciatori, non verrebbe presa in considerazione (Qui articolo). Qualsiasi speranza di dibattito verrebbe prevalentemente schiacciata da questi altri modi di concepire la natura. Una presa in giro dalle istituzioni che non coinvolgono o ascoltano quelle associazioni che comunque rappresentano una fetta importante del panorama trentino".
Un'assenza dal Tavolo che però non si traduce nell'alzare bandiera bianca. "Nessun passo indietro da parte nostra - prosegue il numero uno del Wwf - questo organo, infatti, non dovrebbe avere potere decisionale: un Comitato depotenziato. Ma la nostra volontà è quella di spendere meglio le nostre energie e attiviamo un consiglio ombra per analizzare i provvedimenti, suggerire integrazioni e modifiche. In questo senso utilizzeremo i metodi che ci mette a disposizione la società civile. Valutiamo di volta in volta come meglio agire per far valere la forza delle nostre idee".
Il Tavolo vede, invece, la presenza della Sat. "Preferiamo non commentare questa decisione, pienamente legittima, operata dalla società", conclude Iemma.