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Nuovi mezzi per i vigili del fuoco? Tentativi di acquisto sono andati a vuoto: ''Non è pervenuta alcuna offerta''

I vigili del fuoco di Trento spesso si ritrovano ad uscire con mezzi datati anni '90 se non addirittura con un'autoscala dell'83. Se da un po' di anni si parla di cambiare almeno due mezzi, in realtà il grosso degli sforzi fatti nell'ultimo periodo a livello economico è andato per il nucleo elicotteri. Si aggiungono anche cinque bandi andati a vuoto

Di Luca Andreazza - 06 agosto 2019 - 06:01

TRENTO. Cinque bandi andati a vuoto per l'acquisto di nuovi mezzi dei vigili del fuoco permanenti e di alcuni corpi volontari. Tutto in stand by e la frase ''appalto non aggiudicato in quanto non è pervenuta alcuna offerta'' che sta diventando troppo ricorrente. Insomma i tentativi di acquisto di nuovi mezzi anche per il corpo permanente ci sarebbero stati ma sarebbero andati deserti.

 

La notizia ve l'abbiamo data domenica: i vigili del fuoco di Trento spesso si ritrovano ad uscire con mezzi datati anni '90 se non addirittura con un'autoscala dell'83 (QUI ARTICOLO) e se da un po' di anni si parla di cambiare almeno due mezzi (nel bilancio di previsione triennale l'anno scorso erano stati messi a bilancio 915 mila euro più 915 mila euro per una nuova autoscala e una nuova autogrù) in realtà il grosso degli sforzi fatti nell'ultimo periodo a livello economico è andato per il nucleo elicotteri, dopo il grave incidente del marzo 2017 avvenuto sul Nambino e quello dell'ottobre, sempre dello stesso anno, a Pietramurata

E così nel bilancio di previsione 2019/2021 della Cassa Provinciale Antincendi sono stati messi a bilancio circa 5 milioni di euro per il noleggio dell'elicottero (che ora la giunta pensa di sostituire con l'acquisto di un nuovo Aw 139 per un investimento da circa 15 milioni di euro) e nello stesso documento si specifica che ''per gli esercizi 2020 e 2021 gli stanziamenti previsti, che necessariamente ripetono in termini complessivi le assegnazioni straordinarie previste dal bilancio della
Provincia a favore della Cassa Antincendi, riguardano in maniera pressoché esclusiva il completo finanziamento dell’intervento volto alla ricostituzione del parco elicotteri come sopra descritto, limitandosi le altre previsioni ai soli indispensabili interventi per il mantenimento in efficienza delle dotazioni attuali''.

 

Eppure da piano una nuova autoscala e una nuova autogrù vanno comprate. E se per l'autoscala ancora non ci si sarebbe ancora mossi, discorso diverso per l'autogrùdue i bandi andati deserti. Il primo è del 28 gennaio di quest'anno, mentre il secondo del 25 marzo ("Bando di gara d'appalto, in unico lotto, per la fornitura di una autogrù da assegnare, quale dotazione in servizio, al corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento") per un investimento, in entrambi i casi, da 750 mila euro, secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa

 

Il risultato è stato per entrambi i bandi il medesimo: "Si dichiara, di conseguenza, la gara deserta. Appalto non aggiudicato in quanto non è pervenuta alcuna offerta". Insomma, nessuna autogrù. Nel frattempo, probabilmente per riuscire a chiudere un contratto, ci si è attivati in modo diverso per l'affidamento della manutenzione straordinaria del sistema Rov (il piccolo veicolo subacqueo a comando remoto) in dotazione ai pompieri del capoluogo e da impiegare prevalentemente in servizi di ricerca in acqua

 

Il 17 maggio scorso è stato, infatti, pubblicato un "Avviso di consultazione preliminare di mercato", una manifestazione di interesse chiuso a mezzogiorno del 28 giugno e per il quale ancora non è dato sapere l'esito. Se i permanenti piangono, i volontari non ridono, come in quel di Lavis e Pozza di Fassa, Alto Garda e Ledro.

Per i primi due vi è stato il bando di "fornitura, suddivisa in due lotti, di una autobotte pompa (Aps), entrambe a cabina doppia, quali dotazioni di servizio per il corpo dei vigili del fuoco volontari di Lavis e Pozza di Fassa" da 800 mila euro secondo il criterio dell'offerta economicamente vantaggiosa: "Appalto non aggiudicato in quanto non è pervenuta alcuna offerta né per il lotto 1 né per il lotto 2". 

 

Per i secondi due quello di "fornitura di una unità navale di soccorso quale dotazione di servizio dell'unione distrettuale dei corpi dei vigili del fuoco volontari Alto Garda e Ledro" da 634.400 euro. Il primo bando è datato 29 settembre 2018 e il secondo 25 marzo 2019. In questo caso è andata un po' meglio, un interessamento è arrivato per entrambe le aggiudicazioni, ma l'appalto non è stato affidato per "esclusione dell'unica offerta pervenuta". 

Insomma, troppi i bandi andati a vuoto, anche questa la ragione che avrebbe spinto la giunta Fugatti a prevedere un aggiornamento dei criteri per la concessione di contributi ai corpi dei vigili del fuoco volontari, alle Unioni distrettuali e alla Federazione provinciale per l'acquisto delle dotazioni antincendio.

 

La delibera, approvata il 29 luglio scorso, è stata messa a punto dopo aver acquisito il parere favorevole dei consigli di amministrazione della Cassa provinciale antincendi e della Federazione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari trentini. I criteri di ammissione a contributo di attrezzature, automezzi, macchinari ed equipaggiamenti sono stati modificati per rispondere alle esigenze dei nostri volontari e consentire lo svolgimento del loro prezioso operato secondo criteri di elevata efficienza e funzionalità operativa.

Le modifiche e le integrazioni apportate alla normativa sono state effettuate con l'obiettivo di rendere più efficiente e snella la procedura per la concessione di contributi, ma anche per adeguare le dotazioni e gli equipaggiamenti alla luce delle modifiche normative di settore per tenere conto anche delle nuove soluzioni tecnologiche presenti sul mercato. Ora sono ammissibili a contributo anche le spese per la riparazione straordinaria e la sostituzione urgente delle attrezzature distrutte o danneggiate in interventi o attività per le quali è stato decretato lo stato di emergenza. Con questa delibera sono stati inoltre sostituiti i modelli per la presentazione delle domande di finanziamento, secondo il nuovo regolamento europeo.

 

Il rischio comunque è quello che non cambi troppo. In questo modo se gli importi delle attrezzature sono inferiori ai 221 mila allora si può andare in via diretta tramite preventivi e l'offerta economicamente più vantaggiosa, mentre se si supera quella cifra è necessario comunque passare per i bandi e adeguarsi alle norme europee. 

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