La Val di Fiemme e il Trentino celebrano Valentino Felicetti, da 70 anni sempre operativo nelle sorti del Pastificio
Classe 1935, padre dell’attuale Ceo Riccardo Felicetti, da sette decenni lavora nell’azienda trentina alla ricerca costante di innovazione e qualità per restare ai vertici del mercato. Negli ultimi anni la pasta Felicetti è riuscita a raccogliere i consensi di chef stellati, addetti ai lavori e riviste di settore, ma anche tra le pagine di quotidiani di rilievo all'estero, come il New York Times
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PREDAZZO. Una grande festa quella per celebrare i 70 anni di servizio di Valentino Felicetti, costantemente operativo in una delle aziende più importanti del nostro territorio, ma anche a livello internazionale quale è diventato il Pastificio Felicetti.
Classe 1935, padre dell’attuale Ceo Riccardo Felicetti, da sette decenni lavora nell’azienda trentina alla ricerca costante di innovazione e qualità per restare ai vertici del mercato. Negli ultimi anni la pasta Felicetti è riuscita a raccogliere i consensi di chef stellati, addetti ai lavori e riviste di settore, ma anche tra le pagine di quotidiani di rilievo all'estero, come il New York Times.
Valentino Felicetti ha vissuto e vive tutte le dinamiche aziendali, le difficoltà e i successi. In una recente pubblicazione viene definito anche il “Grande Saggio” o la guida spirituale. Un nome di battesimo, Valentino, che come tradizione vuole fu ripreso dal nonno che, nel 1908 e per 30.500 corone, divenne pastaio dando vita così a quella che oggi è una delle aziende, a livello nazionale e internazionale, più dinamiche e saldamente ancorate al concetto di “qualità”.
Non solo. E' colui che può raccontare come il pastificio abbia affrontato la seconda guerra mondiale, di come abbia saputo rinascere dopo il grande incendio del 1945, di come fu il suo primo giorno di lavoro a soli 14 anni nel giugno del 1949, di come seppe affiancare il padre Emilio non solo nella produzione, ma anche nelle questioni di gestione e sviluppo, di come seppe superare, affiancato dalla famiglia, le tante difficoltà e marcare nella memoria i tanti, piccoli o grandi, traguardi conquistati.
Gli anni Settanta vedono così Valentino Felicetti sul ponte di comando del pastificio, che allora era nelle mani di sette soci. Sono sempre quegli anni che coincidono con i primi veri ampliamenti dei reparti produttivi. E Valentino è chiamato, giustamente, in causa per ogni decisione che ha sempre saputo affrontare con grande caparbietà e razionalità.
Le scelte dei decenni successivi e l’introduzione in azienda delle nuove generazioni hanno portato oggi il Pastificio Felicetti a divenire una struttura con 72 dipendenti, un fatturato che supera i 40 milioni di euro e un export che viaggia ormai attorno al 70%.
Lo scorso anno inoltre il Pastificio Felicetti, ed anche in questo caso Valentino ha saputo guidare il board nella scelta, ha aperto le porte del suo azionariato alla holding ISA (Istituto Atesino di Sviluppo) per continuare a crescere e sostenere l’investimento di circa 28 milioni di euro per la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo di Molina di Fiemme che sarà operativo, affiancando quello di Predazzo, dal 2021.