Gli esploratori Belli e Giovannini incontrano in Alaska il pilota Mortvedt: ''Ha sorvolato con il Cessna il Polo Nord e Sud''
Una spedizione che abbina avventura, esplorazione e cultura, ma che consente anche incontri inaspettati, come la chiacchierata con Art Mortvedt, pilota veterano con 6 mila ora di volo alle spalle e oltre 20 esplorazioni artiche, che dopo anni pianificazione è riuscito a sorvolare il Polo Nord e Sud a bordo di un Cessna 185 monomotore
NENANA (Alaska). Gli esploratori Maurizio Belli e Fulvio Giovannini hanno lasciato Nenana in direzione Anchorage (Qui articolo). Una spedizione, la quinta tappa di un progetto avviato nel 1993, sulle tracce degli avventurieri trentini che alla fine dell'800 hanno lasciato casa per cercare fortuna e oro in quelle lande fredde e desolate (Qui articolo).
Un viaggio che mette in evidenza gli effetti dei cambiamenti climatici. Lì, dove il paesaggio è spesso bianco e le temperature estreme, il ghiaccio si scioglie rapidamente e "fuori stagione", in largo anticipo rispetto ai tempi. Scioglimento della neve che ha costretto i trentini ha cambiare il programma in corso d'opera, adattarsi e prendere contromisure, come modificare la superslitta progettata dall'Università di Trento (Qui articolo): via gli sci e su le ruote per percorrere le strade e accantonare i fiumi ghiacciati, troppo fragili e instabili, pericolosi.
Una spedizione che abbina avventura, esplorazione e cultura, ma che consente anche incontri inaspettati, come la chiacchierata con Art Mortvedt, pilota veterano che dopo anni pianificazione è riuscito a sorvolare il Polo Nord e Sud a bordo di un Cessna 185 monomotore. "Una sfida molto interessante - dice - che mi ha permesso di conoscere persone di molti paesi e background diversi".
Il pilota Mortvedt, 63 anni, si trova a Inuvik, a circa 460 miglia a nord-est di Fairbanks. Il 6 aprile è riuscito a sorvolare la "Polar Pumpkin" sull'aereo arancione utilizzato il 22 novembre 1999 per conquistare il cielo del Polo Sud. "Avevo una finestra meteo molto stretta - aggiunge l'avventuriero - ma sono riuscito a completare il lavoro di anni al terzo tentativo. Due anni fa avevo fatto un ulteriore volo, però mi ero dovuto fermare prima, l'aereo trasporta 112 galloni di carburante, sufficienti per circa sei ore di volo, quindi la possibilità di far fronte a eventuali intoppi sono limitati".
Durante i suoi oltre trent'anni da pilota, Mortvedt, ha volato quasi 6 mila ore in aerei monomotore e oltre 20 spedizioni artiche. La sua "zucca polare" è un po' più lenta di un tipico Cessna 185, circa 115 miglia orarie in quanto dispone di ruote e sci, ma anche una "pentola del ventre" sotto la fusoliera per trasportare un po' di carico.
A inizio aprile si è levato in volo dalla stazione meteorologica di Eureka sull'Isola di Ellesmere, nell'artico canadese del polo nord, dove il disordinato miscuglio di ghiaccio ha reso impossibile l'atterraggio. Da lì è riuscito però proseguire, come da pianificazione, alla stazione di ghiaccio russa a 20 miglia dal polo per effettuare un altro carico di carburante e lanciare la sfida finale.
"E' stato un duro lavoro - conclude Mortvedt - estremamente scientifico e meticoloso. I bulldozer sono stati paracadutati sul ghiaccio e abbiamo allestito il centro operativo tra tende, elicotteri e attrezzature varie. Una pianificazione scrupolosa e alla fine sono riuscito a coronare questo sogno".
Intanto gli esploratori Belli e Giovannini hanno ripreso il viaggio dopo aver raggiunto Nenana. Tra i partner di rilievo di questo progetto ci sono Cerism di Rovereto per mettere a punto la preparazione, il noto nutrizionista Michele Pizzinini, la Fondazione museo storico del Trentino, la Sportiva, l'Azienda porfido trentino di Albiano dei cugini Pisetta, così come tantissime altre realtà del territorio, mentre Il Dolomiti è media partner.