E' un Jova-show. In migliaia a Plan de Corones che non si sono fatti intimorire da freddo e pioggia. Jovanotti fa il pieno a oltre 2 mila metri
Un concerto che si è aperto con la stretta di mano nel backstage tra Lorenzo Cherubini e Reinhold Messner. "Ci siamo incontrati e mi sono spiegato con lui - ha spiegato il cantante - siamo gente che vuole fare festa non rovinate questo posto meraviglioso. Noi vogliamo amarlo ancora di più". Dopo le polemiche tra Jovanotti e il re degli ottomila tutto è andato per il meglio
BRUNICO. In migliaia per ballare al ritmo di Jovanotti nella duplice veste di cantante dei suoi principali successi e dj per scaldare ulteriormente la folla. E' un'affluenza da capogiro quella a Plan de Corones per il "Jova beach party", un'invasione dei fan del cantante che non si sono fatti per nulla intimorire da pioggia, nebbia e freddo a quota 2.275 metri dell'area di Krnoplatz. E non poteva essere altrimenti: i biglietti erano già andati sold out da tempo.
Un concerto che si è aperto con la stretta di mano nel backstage tra Lorenzo Cherubini e Reinhold Messner. "Ci siamo incontrati e mi sono spiegato con lui - ha spiegato il cantante - siamo gente che vuole fare festa non rovinate questo posto meraviglioso. Noi vogliamo amarlo ancora di più". Dopo le polemiche tra Jovanotti e il re degli ottomila tutto è andato per il meglio (Qui articolo). Dalla sicurezza alle varie misure, una prova riuscitissima per uno spettacolo anticipato rispetto all'orario previsto (e non sono mancate le lamentele sui social) proprio per fronteggiare la grande presenza di pubblico e il conseguente deflusso, ma anche per cercare di evitare eventuali criticità per un meteo che non si è rivelato facile.
Le stime iniziali erano di 27 mila spettatori e se non sono stati raggiunti poco ci manca per assistere allo spettacolo di Jovanotti, che si è esibito nella maggior parte dei suoi più grandi successi dagli esordi fino ai tempi più attuali. Canzoni intervallate dal cantante alla consolle per far risuonare grandi successi internazionali e nazionale per uno spettacolo di oltre tre ore.
Un Alto Adige che ha risposto presente e non ha tradito attese e aspettative. Tante le persone che fin dalle prime ore si sono assiepate ai piedi del parco per non perdersi nemmeno un istante. E quindi per affrontare i 10 gradi altoatesini non è restato che ballare.
Un'iniziativa curata nei minimi dettagli già da mesi e messa a punto da Andrea Del Ferri, direttore della stazione di Plan de Corones, staff, volontari e circa 400 addetti alla sicurezza. Una macchina organizzativa naturalmente in stretto contatto con prefetto, questore, protezione civile, vigili del fuoco, oltre naturalmente a Provincia e Comune di Bolzano.
Fin dalle prime ore si è registrato un forte traffico sulle principali arterie di persone che hanno raggiunto Plan de Corones per il "Jova beach party", senza dimenticare bus navetta e treni speciali, località poi raggiungibile solo attraverso gli impianti di risalita da Perca, Riscone, San Vigilio di Marebbe e Valdaora, e sentieri sopra i 1.800 metri chiusi al pubblico per evitare qualunque problematica.
Sicurezza in primis, ma anche rispetto per l'ambiente è stato tra i punti centrali di un evento che ha già girato mezza Italia e che si appresta a finire nel giro del prossimo mese. Anche l'aspetto rifiuto sembra essere andato nel migliore dei modi, tutto pulito. Fango a parte, gli spettatori e gli appassionati hanno lasciato tutto più o meno come è stato trovato.