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Congedo parentale, ancora pochissimi gli uomini che ne usufruiscono. Con ''Papajob'' si cerca di de-tradizionalizzare i ruoli genitoriali

Realizzato dalla Fondazione Franco Demarchi, in collaborazione con l’Associazione Donne in Cooperazione e grazie al contributo dell’Ufficio Pari Opportunità dell’Agenzia del Lavoro (Pat) l’obiettivo generale del progetto punta alla diffusione di una cultura di corresponsabilità dei carichi di cura

Pubblicato il - 20 novembre 2019 - 16:35

TRENTO. L’intento del progetto “Papajob” è quello di far emergere e superare degli stereotipi legati ai genitori, soprattutto padri, che si assentano dal lavoro per la cura dei propri figli, promuovendo e potenziando l’utilizzo dei congedi parentali e di forme di lavoro flessibili da parte dei papà, e ora è giunto in fase conclusiva. Realizzato dalla Fondazione Franco Demarchi, in collaborazione con l’Associazione Donne in Cooperazione e grazie al contributo dell’Ufficio Pari Opportunità dell’Agenzia del Lavoro (Pat) l’obiettivo generale del progetto punta alla diffusione di una cultura di corresponsabilità dei carichi di cura, per contribuire all’affermazione delle pari opportunità in ambito lavorativo, de-tradizionalizzando i ruoli genitoriali.

 

E infatti, secondo l’Istat, in Italia nel 2015 il congedo parentale obbligatorio è stato utilizzato solo dalla metà dei padri aventi diritto (se non viene utilizzato non sono previste sanzioni), mentre nel 2016 il congedo facoltativo è stato utilizzato da meno del 20% dei neo papà beneficiari. A livello locale un’importante rilevazione effettuata nel 2016 dall’Associazione Donne in Cooperazione, in collaborazione con il Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento, ha fatto emergere che solo il 3,5% dei padri lavoratori si sente libero di usufruire del congedo parentale: la maggior parte dei padri, infatti, alla data della rilevazione non aveva mai richiesto questa forma di conciliazione.

 

Dati molto bassi che mostrano quanto sia importante un cambio di passo da parte di tutta la società, in questo ambito. E allora ecco ''Papajob'' iniziato con una prima fase del progetto è iniziata a maggio con una ricerca finalizzata a raccogliere dati inerenti la situazione dei genitori nel mondo cooperativo, attraverso interviste e questionari rivolti a figure apicali e responsabili delle risorse umane, madri e padri con figli da 0-12 anni, lavoratori e lavoratrici in genere. Dalla valutazione dei risultati emersi da questa fase di ricerca successivamente è iniziato il lavoro sulla creazione del video, che punta a decostruire gli stereotipi sul rapporto tra genitorialità e lavoro, con focus particolare sulle figure dei padri.

 

In occasione del Festival della famiglia, il 4 dicembre saranno presentati gli esiti dell’iniziativa, assieme al lancio ufficiale dello spot “Papajob”. Realizzato dalla regista trentina Katia Bernardi, questo brevissimo video sarà diffuso sul territorio provinciale, mediante una compagna sociale di sensibilizzazione.

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