Domani sit-in degli universitari, Cgil "La Provincia ascolti le ragioni degli studenti"
Ianeselli "Sugli investimenti in sapere, conoscenza e istruzione si gioca il futuro del Trentino e non accettiamo che si facciano passi indietro"
TRENTO. "La protesta degli studenti universitari contro la riforma del diritto allo studio si basa su legittime preoccupazioni. Sui molti dubbi sollevati da Udu e Unitn e sulle cifre non sono ancora arrivate risposte chiare. Per questa ragione riteniamo opportuno che la Provincia, non si limiti ad un incontro di cortesia con i rappresentanti universitari, ma ne ascolti le ragioni”. Queste le parole del segretario della Cgil del Trentino Franco Ianeselli alla vigilia del sit-in di protesta organizzato da UDU e Unitn che si terrà domani davanti il palazzo della Provincia. Durante la manifestazione, infatti, gli studenti dovrebbero prendere parte ad un incontro con l'assessora Sara Ferrari e il presidente Ugo Rossi.
La Cgil del Trentino rilancia sulla necessità di ascoltare gli studenti. “La delega – ha spiegato Ianeselli – non può diventare uno strumento per retrocedere. Un'università eccellente e attrattiva non è solo un vanto per il mondo accademico, è un patrimonio che appartiene alla comunità e che contribuisce alla sua crescita. Abbiamo sostenuto la delega dello Stato alla Provincia, nella convinzione che potesse essere una condizione importante per essere all'avanguardia, sul piano della didattica, della ricerca e anche del diritto allo studio, dimensioni che tra loro non sono in contraddizione”. E essere all'avanguardia, aggiunge il segretario della Cgil del Trentino, "vuol dire anche avere il coraggio di sperimentare soluzioni innovative a livello locale".
Sempre Ianeselli rilancia sulla necessità di andare oltre gli incontri formali e aprire un dialogo costruttivo con gli studenti. "Siamo convinti che ci siano margini per arrivare a soluzioni condivise, ma ogni strada resta impraticabile se non si parte dal confronto”. La Cgil del Trentino rivendica le responsabilità di cui si è fatta carico in questi anni difficili di calo delle risorse e tagli. "A fronte del calo di risorse come sindacato ci siamo impegnati in azioni responsabili – è stato spiegato - a vari livelli e continueremo a farlo, ma pretendiamo dalla giunta e dalla maggioranza una visione lungimirante. Sugli investimenti in sapere, conoscenza e istruzione si gioca il futuro del Trentino e non accettiamo che si facciano passi indietro".