Gli universitari scendono in piazza, ma non basta per salvare le borse di studio
In mattinata il sit-in davanti al palazzo della Provincia, mentre il pomeriggio l'incontro con il governatore Ugo Rossi e l'assessore Sara Ferrari. La soglie Isee portata a 20.000 euro. Udu: "Una sconfitta. Ma non ci fermiamo, la battaglia continua"
TRENTO. Una mattinata davanti al palazzo della Provincia e poi, nel pomeriggio, l'incontro con Ugo Rossi e l'assessore Sara Ferrari. Risultato: "Abbiamo perso" a dirlo gli stessi studenti dell'Udu, usciti dal faccia a faccia con l'assessorato sconfitti.
"Dopo tanti traguardi - spiega Udu - è arrivata una prima sconfitta che brucia particolarmente visto che andrà a cadere sulla pelle degli studenti. Dopo una discussione di un'ora e mezza l'unico passo in avanti ottenuto è stato l'impegno della Provincia a coprire al 100% i fondi necessari per arrivare ad una soglia ISEE di 20.000 euro (contro i 18.000 euro inizialmente previsti ndr), quindi spendendo a regime secondo i nostri calcoli 8 milioni e mezzo. Abbiamo salvato le borse per gli studenti tra Isee 18.000 e 20.000 però non ci basta per essere contenti. Se domani passerà la delibera, la battaglia si sposterà sulla finanziaria provinciale di dicembre e sul bando opera per permettere anche a chi non riceverà la borsa di studio di accedere agli altri incentivi per il diritto allo studio. Noi non ci fermiamo".
La mattina era iniziata per alcune decine di studenti in piazza Dante con cartelli, striscioni e megafoni per chiedere un cambio di rotta per quel che concerne l'assegnazione delle borse di studio.
Un sit-in davanti al palazzo della Provincia per sensibilizzare su questo tema che, affermano gli studenti, “da quattro anni a questa parte hanno iniziato un lento processo che ha portato il Trentino ad essere il territorio peggiore in Italia in quanto a diritto allo studio”.
Di fatto il limite sopra al quale non si potrà accedere alla borsa di studio sarà di 18 mila euro secondo i parametri Isee. Mentre la richiesta delle associazioni studentesche, capeggiate questa mattina da Udu, è di equipararla ai 23 mila euro utilizzati in altre regioni italiane come Veneto ed Emilia Romagna.
Una cifra questa che, per legge nazionale, deve essere compresa fra i 15 ed i 23 mila euro. “Grazie alla nostra riforma delle tasse – spiegano gli studenti di Udu - che ha recepito la normativa nazionale che impone il passaggio all'Isee, la Provincia sarà obbligata ad aumentare il valore delle borse di studio (attualmente le più basse in Italia). Il problema è che non volendo metterci soldi aggiuntivi, con il voto di venerdì (domani), dall'anno prossimo la provincia potrebbe tagliare circa il 40% dei beneficiari delle borse”.
Una manifestazione alla quale hanno preso parte Udu Trento, Unitin Rete degli studenti universitari, Disi, Dicam ed i rappresentanti delle diverse Facoltà. Nell'incontro del pomeriggio con i rappresentanti della Provincia, che domani dovrebbe dare l'ok definitivo a questi nuovi parametri per le borse di studio, gli studenti hanno ribadito le loro richieste.