CoRehab, come un videogioco può trasformarsi in un fisioterapista
L'azienda nata nel 2012 da un'idea di David Tacconi si serve di fasce e piattaforme che monitorano ogni movimento del corpo compiuto davanti a uno schermo e, grazie a programmi specifici, permette di migliorare il recupero da infortuni, la postura e le strategie di allenamento
TRENTO. Ti muovi al ritmo di un videogioco, ti pieghi, ti alzi e ti abbassi e mentre lo fai sei costantemente monitorato. Il tutto davanti a uno schermo che mappa la tua capacità di equilibrio, le criticità che possono derivare da un ginocchio appena operato, come la postura debba essere modificata per irrobustire la muscolatura di schiena e articolazioni. In una parola ecco CoRehab, che sviluppa e commercializza una gamma di prodotti dedicati alla riabilitazione ortopedica, il recupero e la prevenzione di infortuni sportivi. La piattaforma, che è simile a quella di un videogioco, di una wii, e si serve di fasce e pianali che servono a rivelare ogni spostamento, ogni movimento del nostro corpo, è composta da Riablo, Check in motion e Back in Action. Tre prodotti che nascono in particolare per rafforzare il controllo motorio, la coordinazione e le debolezze fornendo precise misurazioni durante gli esercizi attraverso giochi e ambientazioni diverse.
L'azienda trentina si avvale di uno staff strutturato composto da diverse competenze, come Alessandro Andriani (user experience), Michele Mantovan e Flavio Calva (video grafica e ambientazioni), Nicolò Gnudi (web developer) e Rolf Porsche (advisor medico e scientifico). La squadra è completata dai product specialist e professionisti sportivi composto Marta Galeotti (pallavolista), Valentina D'Angeli (atletica) e Patrick Koeller (sciatore).
David Tacconi, co-founder di CoRehab e responsabile marketing e Roberto Tomasi, cofondatore e Cto dell'azienda entrano nel vivo della tecnologia e della storia alle spalle dell'azienda nata nel 2012 e che il 30 settembre ha ottenuto la Certificazione EN/ISO13485, che certifica CoRehab e la marcatura CE 93/42 che garantisce la conformità della piattaforma Corehab per il mercato.
”La prima versione del prodotto è partita utilizzando Kinect, tecnologia in uso ancora oggi quasi tutti i concorrenti del nostro settore - inizia Tacconi -. Il prodotto era buono, ma ci siamo resi conto fin da subito che era necessario implementare e scalare ulteriori livelli di qualità. Le telecamere Kinect infatti non presentano la dovuta precisione, senza dimenticare che l'utilizzo finale e il trasporto dati non è ottimale. Queste sono le ragioni che ci hanno portato innanzitutto a sviluppare direttamente la nostra piattaforma, i software, gli hardware e tutti i componenti del nostro prodotto”.
“CoRehab si rivolge a tutti, dai bambini agli adulti, e intende creare un nuovo modo di esercitarsi e migliorarsi attraverso soluzioni avanzate e di alta qualità per clienti privati e operatori professionali - afferma Tacconi - e il suo utilizzo è molto semplice e intuitivo, ma permette di verificare in tempo reale l'efficacia, la performance e l'esecuzione degli esercizi. I professionisti possono creare inoltre tabelle e programmi, verificando e monitorando i risultati attraverso report immediati e dettagliati”.
Ora CoRehab collabora principalmente fuori dal territorio trentino e fornisce ospedali, cliniche e strutture sanitarie, ma già dal 2017 è previsto un piano di diffusione domiciliare e il lancio del nuovo sensore per rendere le misurazioni ancora più precise e comode. Un lavoro riconosciuto anche da importanti fisioterapisti, fisiatri, ingegneri biomedici e partner di rilevanza europea come Fbk, Eit Digital, Hrrg Foundation, l'Università degli studi Gabriele d'Annunzio di Chieti, il Centro Bernstein di Verona, il Laboratorio di attività motoria adattata Unipv, Ospedale Valduce e Villa Beretta e istituti in Austria.