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Sospesa da Harvard la super prof di Tione laureata all'Università di Trento Francesca Gino, lei si difende: ''Mai falsificato dati'' e fa causa all'Ateneo

La polemica è scoppiata dopo che, lo scorso giugno, tre economisti comportamentali, Uri Simonsohn, Leif Nelson e Joe Simmons, hanno pubblicato un report dove denunciavano l’utilizzo, da parte di Gino, di dati falsati all’interno dei suoi studi

Pubblicato il - 04 agosto 2023 - 17:53

HARVARD. E' originaria di Tione e laureata all'Università di Trento nel 2001, (Business Economics, Magna Cum Laude si legge nel suo cv) la professoressa di Harvard, Francesca Gino accusata di aver manipolato e falsificato dei dati in alcune sue ricerche. Gino, autrice di oltre 130 articoli accademici e inserita tra i migliori docenti di business under 40 al mondo, è attualmente sospesa in via cautelare da quello che è uno degli atenei più prestigioso del mondo. 

 

La polemica è scoppiata dopo che, lo scorso giugno, tre economisti comportamentali, Uri Simonsohn, Leif Nelson e Joe Simmons, hanno pubblicato un report dove denunciavano l’utilizzo, da parte di Gino, di dati falsati all’interno dei suoi studi (uno anche in una ricerca dal titolo 'Genio del male, come la disonestà può portare a una maggiore creatività') condotti nell’ateneo del Massachussets. A quel punto i sospetti sono ricaduti anche su altre pubblicazioni della professoressa, a suo modo, negli Usa una vera e propria celebrità della ricerca con uno degli stipendi più alti di Harvard da oltre 1 milione di dollari, riferisce l'Ansa.

 

Lei ha rotto il silenzio e deciso di fare causa alla Harvard Business School di Cambridge per 25 milioni di dollari sostenendo la tesi di essere stata ''diffamata''. "Voglio essere molto chiara - ha detto nella sua prima apparizione pubblica da quando è scoppiata la bufera -: non ho mai, mai falsificato dati né avuto comportamenti scorretti di alcun tipo". Al momento Gino è in congedo amministrativo. ''Pur affermando di rappresentare l'eccellenza, hanno raggiunto conclusioni oltraggiose basate interamente su deduzioni, supposizioni e salti logici non plausibili - ha dichiarato Gino a proposito dei tre ricercatori che l'hanno accusata -. Hanno creato e perpetuato una falsa narrativa sulla mia etica e integrità, che ha avuto un impatto devastante sui miei amici, colleghi, collaboratori e, soprattutto, sulla mia famiglia".

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