Quanto aumenteranno le temperature a Trento fra 60 anni? Se non si taglieranno le emissioni, la torrida estate 2022 sembrerà “fresca”: ecco i dati comune per comune
L'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto ha recentemente attivato una mappa interattiva per visualizzare l'evoluzione climatica futura nel Nord-Est, sulla base dei vari scenari ipotizzati dagli esperti dell'Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) e i prossimi decenni, in assenza di importanti interventi per ridurre le emissioni, si preannunciano torridi
TRENTO. Nella città capoluogo, per la precisione alla stazione di Trento Laste, la media storica per quanto riguarda le temperature a luglio (il mese più caldo dell'anno) è pari a 23 gradi centigradi. Nel corso della caldissima estate 2022, il dato è stato di molto superiore (+3,3 gradi) arrivando addirittura a 26,3 gradi centigradi di media (una situazione che, al di là dell'aspetto numerico, si è fatta sentire pesantemente tra notti tropicali e allerte della protezione civile per ondate di caldo torrido, Qui Articolo). Anche la caldissima estate 2022, però, se mancheranno decise misure per tagliare le emissioni di gas clima-alteranti, tra qualche decennio potrebbe sembrare addirittura “fresca” a causa del surriscaldamento globale, con le temperature medie per l'estate a Trento che potrebbero crescere di addirittura 4,7 gradi di media nel trentennio 2070-2100.
A riportarlo sono gli esperti dell'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, che recentemente ha attivato una mappa interattiva per visualizzare l'evoluzione climatica futura nel Nord-Est, sulla base dei vari scenari ipotizzati dagli esperti dell'Ipcc (Intergovernmental panel on climate change). Il dato riportato sopra, quello delle medie di temperature estive a Trento, è relativo allo scenario peggiore (l'Rcp 8.5 nel quale si prevede una continua crescita delle emissioni nel corso del 21esimo secolo) ed il valore, in questo caso, è uguale a quello previsto per Bolzano e leggermente superiore a quello di Belluno (+4,6 gradi centigradi). Per quanto riguarda il capoluogo trentino, nello scenario Rcp 8.5 le temperature invernali sono previste in crescita di 4,6 gradi centigradi, quelle autunnali di 4,5 e quelle primaverili di 3,7 gradi.
Gli stessi valori per Bolzano sono pari a +4,7 gradi, +4,5 e +3,7 mentre per Belluno +5 gradi, +4,3 e +3,8. Si tratta, a livello climatico, di un cambiamento estremo che si tradurrebbe a Trento in minime invernali 5,3 gradi maggiori di quelle storiche (a Bolzano +6,2 e a Belluno +5,4), con importantissime conseguenze per il territorio a livello generale (Qui un approfondimento sugli scenari futuri da parte degli esperti di Appa). Scegliendo scenari “più rosei”, per esempio l'Rcp 4.5 (uno scenario intermedio nel quale le emissioni raggiungono il picco nel 2040 per poi iniziare a scendere), il dato relativo alla temperatura viene sostanzialmente dimezzato, con temperature invernali in crescita di 2,5 gradi a Trento, quelle autunnali e quelle estive di 2,3 e quelle primaverili di 2 gradi (gli stessi dati a Bolzano sarebbero pari a +2,7 gradi, +2,3, +2,3 e +2,0 e a Belluno +2,6, +2,2, +2,2 e +2,1).
Prendendo in considerazione invece lo scenario migliore, l'Rcp 2,6 (definito come molto stringente, nel quale le emissioni di Co2 iniziano a calare dal 2020 e si azzerano nel 2100) gli aumenti a livello annuale si fermerebbero in tutte e tre le località citate tra +1 e +1.3 gradi centigradi di media. Il tutto, come visibile all'interno della mappa, si accompagna ad una serie di altri effetti sulle precipitazioni, sulle ondate di calore, sulla frequenza di notti tropicali (nelle quali la colonnina di mercurio non scende al di sotto della soglia dei 20 gradi centigradi) e sui giorni con neve nuova al suolo. Per quest'ultimo dato (come per altri indicizzati nella mappa) la zona di riferimento non include attualmente il Trentino Alto Adige ma, guardando alle zone di confine con il Veneto, nello scenario Rpc 8.5 viene riportato per esempio un potenziale calo di 33,6 giorni con neve nuova al suolo a Canale d'Agordo, -24 giorni a Moena e a Cortina d'Ampezzo, -26,6 giorni a Rocca Pietore, -23,8 giorni a Sovramonte.
“La piattaforma – scrive Arpav – propone le proiezioni climatiche per vari decenni a venire per il territorio del Nord-Est dell'Italia attraverso undici indicatori climatici calcolati per possibili scenari futuri”. Rispetto ad altre piattaforme presenti nel panorama europeo, continua l'Agenzia: “La sua specificità è la focalizzazione per il territorio del Nord-Est: le proiezioni delle simulazioni modellistiche del progetto Euro-Cordex sono state tarate utilizzando i dati delle stazioni delle reti meteorologiche regionali. Inoltre, l'informazione è accessibile su base comunale. In un successivo sviluppo la piattaforma vorrebbe integrare la climatologia storica dai dati da stazioni e nuovi indicatori climatici, insieme ad una misura dell'incertezza associata alle proiezioni, attualmente presente solo come valore medio di numerosi modelli”.