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Vaiolo delle scimmie, quanto dura il periodo d'incubazione? Qual è l'indice R0? Da Fbk arrivano le prime risposte in uno studio

Il centro di ricerca trentino ha lavorato insieme al Ministero della salute, all'Istituto Lazzaro Spallanzani e alle autorità sanitarie regionali per fornire le stime iniziali in merito al periodo d'incubazione, al tempo di generazione e al numero di riproduzione del vaiolo delle scimmie in Italia: ecco i risultati, pubblicati anche in un articolo uscito sulla rivista Emerging Infectious Diseases

Di Filippo Schwachtje - 23 agosto 2022 - 17:42

TRENTO. Quanto dura il tempo d'incubazione del Vaiolo delle scimmie in Italia? In media 9,1 giorni. Quanto è lungo il periodo che passa tra l'infezione di un caso primario e l'infezione dei casi da lui generati? In media 12,5 giorni. Qual è l'indice R0? Nella sottopopolazione di uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, è pari a 2,43, anche se il dato non è generalizzabile alla popolazione intera e, a partire da metà giugno 2022, si è ridotto sostanzialmente. Sono questi alcuni dei primi risultati ottenuti dalla Fondazione Bruno Kessler all'interno di uno studio sull'evoluzione del Vaiolo delle scimmie nel nostro Paese, mentre i casi Monkeypox segnalati dalle autorità sanitarie sono aumentati di 52 unità in una settimana. Nel report di Fbk sono riportate infatti le prime stime di alcuni fondamentali parametri (periodo d'incubazione, tempo di generazione e numero di riproduzione), ed i dati sono stati pubblicati anche sulla rivista Emerging Infectious Diseases. Lo studio fa riferimento ai primi 255 casi confermati osservati nel nostro Paese da inizio maggio fino all'8 luglio 2022 ed al report, oltre agli esperti di Fbk, hanno contribuito anche ricercatori del Ministero della Salute, dell'Istituto Lazzaro Spallanzani e delle autorità sanitarie regionali.

 

Innanzitutto, gli esperti specificano che, nel periodo di riferimento “tutti i pazienti tranne 2” erano maschi ed “il 95% dei pazienti maschi (190 su 200) che hanno fornito l'informazione dichiarano di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini (Men who have Sex with Men – Msm)”. L'età media dei pazienti “è di 37 anni (range 20-71)” e ben 25 pazienti hanno riportato di essere stati “recentemente alle isole Canarie, dove si ipotizza sia avvenuto un evento che ha amplificato la trasmissione epidemica”. Trasmissione che, nelle ultime settimane, ha portato l'Organizzazione mondiale della sanità a dichiarare il Vaiolo delle scimmie una “emergenza sanitaria globale”. Per quanto riguarda il tipico rash cutaneo dato dal virus, in “139 casi su 184 è stato localizzato nell'area genitale o perianale” mentre in “151 casi su 222” è stata riportata l'insorgenza di febbre. Il tempo d'incubazione (che, dicono i ricercatori “rappresenta il periodo che passa tra l'infezione e l'insorgenza dei sintomi, e che identifica in particolare il periodo in cui si dovrebbe monitorare l'insorgenza dei sintomi nei contatti di un caso confermato”), è stato stimato a 9,1 giorni di media (range al 95% 6,5-10,9 giorni) e nel 95% dei pazienti è stato stimato essere minore o uguale a 20 giorni.

 

Il tempo di generazione, che rappresenta invece il periodo che passa tra l'infezione in un caso primario e l'infezione nei casi da lui generati, e che fornisce in particolare “indicazioni sulla durata dell'isolamento dei casi confermati”, spiegano gli esperti: “E' stato stimato a 12,5 giorni in media (intervallo di confidenza al 95% 7,5-17,3 giorni) e nel 95% dei casi è stato stimato essere minore o uguale a 23 giorni”. Il numero di riproduzione invece, il numero medio di casi quindi trasmessi da ogni caso indice (l'indice R0, che permette di fare valutazioni sulla possibile evoluzione della pandemia): “Nel periodo di crescita esponenziale dell'epidemia, da inizio fino a metà giugno 2022, è stato stimato a 2,43 (intervallo di confidenza al 95%: 1,82-3,26)”. E' importante però sottolineare, precisano i ricercatori, che “il numero di riproduzione è stimato nella sottopopolazione degli Msm, mentre il numero di riproduzione nella popolazione generale è probabilmente inferiore a 1 (nel periodo analizzato)”. In sostanza: il valore di R0 riscontrato nella sottopopolazione non è generalizzabile alla popolazione intera. Le stime fornite si riferiscono poi al periodo iniziale dell'epidemia (quando ancora si sapeva poco o nulla della malattia) e la trasmissibilità, tenendo in considerazione la consapevolezza ed il comportamento individuale, può quindi calare anche senza misure di controllo, come specificato tra l'altro nel lavoro di Fbk.

 

A partire da metà giugno 2022 infatti, gli esperti stimano una riduzione sostanziale nel numero di riproduzione, le cui cause “non sono note”. Possibili spiegazioni potrebbero essere legate all'incompletezza del dato o, appunto, ad un aumento del livello di attenzione e consapevolezza nella sottopopolazione degli Msm.

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