Dalla gestione dei flussi migratori all'accoglienza: da novembre al via al nuovo Master in "Diritto e politiche delle migrazioni". Ecco cosa prevede
L'Università di Trento offrirà un percorso interdisciplinare e di durata annuale. Si toccheranno diverse tematiche a livello legale, sociale, psicologico, educativo e amministrativo, al fine di costruire consapevolezza e rafforzare le competenze. Le iscrizioni sono aperte da alcuni giorni
TRENTO. Arriva un nuovo master in “Diritto e politiche delle migrazioni”. E' questa la nuova proposta dell'Università di Trento, che offrirà un percorso interdisciplinare e di durata annuale che prenderà il via a novembre. Si rivolge a chiunque desideri aumentare e specializzare le proprie competenze sulla gestione dei flussi migratori e nell’accoglienza dei migranti.
Durante il percorso si toccheranno diverse tematiche, a livello legale, sociale, psicologico, educativo e amministrativo, al fine di costruire consapevolezza e rafforzare le competenze.
Moltissime sono le persone che si trovano in situazioni difficili e che sono costrette ad abbandonare la propria patria per migrare in paesi con una migliore qualità di vita. Oltre 84 milioni sono costretti a migrare, solo poco più del 4% di loro è attualmente in Europa (3,4 milioni). Circa 79 mila sono rifugiati o richiedenti asilo che hanno trovato accoglienza in Italia nel 2021.
L’analisi dei flussi migratori e la gestione della politica di accoglienza sono dei temi di primaria importanza, che incrocia politica, solidarietà e diritto, sia a livello internazionale sia su un piano più nazionale e locale.
È un tema difficile da gestire per via della complessità delle relazioni e dei legami di interdipendenza su cui poggia, resi ancora più precari dalle varie crisi che hanno caratterizzato gli ultimi secoli. Alle crisi demografiche e a quelle economiche si sono aggiunte le guerre: alcune sotto i riflettori come quella in corso in Ucraina, altre meno visibili ma con conseguenze drammatiche in termini di impatto sulla mobilità e le condizioni delle persone.
Per questo l’Università di Trento ha deciso di attivare un nuovo master di primo livello in “Diritto e politiche delle migrazioni”. Per la prima volta a trent’anni di distanza dalla guerra nei Balcani, le persone migranti al centro delle cronache sono ancora una volta sfollate interne al nostro continente. Si sente ancora più la necessità di occuparsene in modo strutturale e competente.
L'iniziativa formativa e di aggiornamento prende spunto dall’esperienza maturata da un gruppo di ricerca interdisciplinare sul flusso migratorio a livello internazionale e parte come un progetto congiunto da dipartimenti di Giurisprudenza, di Sociologia, Ricerca Sociale e di Psicologia e Scienze cognitive. Punto di forza del master rimane l’approccio multidisciplinare al tema, che comprende quindi ambiti diversi: legale, sociale, psicologico, educativo e amministrativo.
Al bando l’improvvisazione e la continua rincorsa di soluzioni per tamponare bisogni contingenti: a operatori, operatrici, policy makers, studiosi e studiose servono oggi conoscenze specifiche e solide sul tema, accanto a competenze trasversali su più piani. Dalla relazione con persone migranti a quella con le istituzioni; dalla comprensione dei fenomeni di discriminazione alla costruzione di contesti aperti, non discriminatori, capaci di fronteggiarli.
Tutte le informazioni più dettagliate riguardo al nuovo master, si trovano sul sito Ateneo dove le iscrizioni sono sono aperte da alcuni giorni, al seguente link (Qui).
Il master: l’articolazione didattica, la rete, i destinatari
Il percorso è pensato per definire meglio le competenze di tutti quei profili che generalmente si trovano coinvolti quotidianamente nella gestione dei fenomeni di integrazione, figure professionali come operatori e operatrici legali o del diritto, quindi avvocati/e, magistrati, consulenti, funzionari, assistenti sociali, operatori e operatrici sociali, mediatori e mediatrici culturali, psicologi, psicologhe, educatori ed educatrici sociali.
Per quanto riguarda la formazione del Master, gli iscritti saranno seguiti da diverse figure competenti: lo staff sarà costituito da docenti universitari nelle diverse discipline scientifiche coinvolte, e da esperti ed esperte provenienti da realtà che operano nella gestione del fenomeno migratorio e delle pratiche di integrazione.
Per la didattica ci sarà un approccio integrato, innovativo e plurale, che affianca alle tradizionali lezioni frontali e ai contesti seminariali, attività pratiche e laboratori basati sul metodo dell’apprendere facendo, e sull’approccio clinico al diritto, con ad esempio l’analisi e la presa in carico di casi concreti.
L’obiettivo è quello di mettere a fuoco singoli aspetti del percorso affrontato dalla persona migrante che arriva in un paese, partendo proprio dal suo punto di vista di utente.
Il master può contare, dalla sua partenza, su una collaborazione già avviata e sul sostegno di tante istituzioni, realtà associative nazionali e del territorio che lavorano nell’accoglienza di migranti, nei servizi connessi o in quelli dell’educazione, dello sviluppo di comunità, della comunicazione sociale, e più in generale del welfare. Le relazioni già attivate sono con il Comune di Trento, con il Comune di Rovereto, con la Fondazione Antonio Megalizzi, con il Forum trentino per la pace e i diritti umani e con il Centro per la Cooperazione Internazionale.
Il Master è già inserito in varie reti di ricerca di questo ambito, tra cui la rete europea Imiscoe o la rete italiana Accademia diritto e migrazioni ed è collegato ad altre iniziative specifiche dell’Università di Trento, come le iniziative legate alla Rete Sar, alla rete “In difesa di” o al progetto Studenti universitari per i rifugiati.
L’articolazione interdisciplinare del master si riflette anche nella sua organizzazione interna. Componenti del Consiglio direttivo sono infatti docenti provenienti dalle varie aree disciplinari e dai tre dipartimenti, coordinati dal direttore, Fulvio Cortese, anche preside di Giurisprudenza. Tutor d’aula è Emanuele Pastorino.