"Al bar la ministra Lorenzin mi ha detto che...". Le 'confidenze' sul Punto nascite di Arco svelate da Mauro Ottobre. Zeni: "Non si può lavorare così, questi non hanno rispetto per le istituzioni"
Ottobre: "Come al suo solito Zeni dice bugie. Queste parole, alla presenza di Fraccaro e Kronbichler le ha dette a margine dei lavori parlamentari: Le altre Regioni fanno pressioni, ma il Trentino no". Zeni: "Impossibile, siamo gli unici a esserci mossi coinvolgendo anche le altre Regioni".
TRENTO. Il deputato Mauro Ottobre è stato sentito dalla Quarta commissione del Consiglio provinciale in merito alla petizione che chiede la riapertura del Punto nascite di Arco. Un deputato trentino lo si ascolta, soprattutto se è residente nell'Alto garda, soprattutto se ha più volte interrogato la ministra alla Salute proprio su questo tema.
In Commissione si è ripercorsa tutta la faccenda: l'assessore Luca Zeni ha ribadito "che la Provincia ha chiesto la deroga allo Stato, proprio in virtù delle particolari condizioni orografiche di disagio del territorio interessato". Tuttavia, il Comitato percorso nascita nazionale, dopo un’attenta e lunga analisi, ha deciso di non concedere la deroga perché le condizioni svantaggiate non sarebbero tali da compensare la minor sicurezza per il numero insufficiente di parti.
"Noi riteniamo - sostiene Ottobre - che da parte del Comitato percorso nascita nazionale ci sia stato un grave sbaglio, perché i dati e la documentazione trasmessi sono stati viziati nella forma, approssimativi e imprecisi: la fonte per stabilire i tempi di percorrenza è stata google maps, che però fornisce dati teorici, ma non pratici".
Su questo, Luca Zeni fa notare che proprio dal Ministero arriva la smentita. Una comunicazione del febbraio scorso certifica la validità delle informazioni inviate a Roma dalla Provincia: "Si conferma - c'è scritto - la correttezza dei dati inviati dalla PA di Trento".
Ma il deputato Ottobre va ben oltre e riferisce anche il pettegolezzo. "La ministra Lorenzin, a microfoni spenti - spiega Ottobre alla commissione - ha dichiarato che mentre riceve pressioni da tutta Italia per il mantenimento dei punti nascita, diversamente la Provincia di Trento tace".
La reazione di Zeni è immediata: "Oltre che una bugia, questa è una scorrettezza - afferma piccato - perché siamo al pettegolezzo, alla diceria. Io mi baso sui dati, sui documenti e sui fatti. E un fatto, che dimostra la credibilità di chi afferma queste cose è questo: Ottobre non è mai stato nemmeno ricevuto dalla ministra - afferma - e credo sia l'unico caso in cui un deputato va al ministero e il titolare nemmeno lo riceve"
Zeni si riferisce all'incontro dei mesi scorsi in cui sia Ottobre che Fraccaro si erano presentati al ministero della Sanità per incontrare Beatrice Lorenzin sulla questione del Punto nascite di Arco. "Li ha ricevuti un funzionario - spiega Zeni - e questi hanno poi detto alla stampa che è stato riferito loro che la responsabilità è della Provincia, che la Provincia potrebbe fare questo e quello, per poi essere smentiti dallo stesso ministero il giorno dopo con una nota ufficiale".
Ma anche sul presunto "fuori onda" Luca Zeni ha qualcosa da dire. "A parte la scorrettezza - afferma - di riportare frasi raccolte alla bouvette, quello che viene affermato è privo di ogni fondamento. Siamo l'unica Provincia che si è mossa per cercare soluzioni con le altre Regioni, è quindi impossibile che la ministra sostenga queste cose".
"Questa è una mancanza totale di rispetto per le istituzioni - prosegue Zeni - figuriamoci se un ministro della Repubblica in Aula dice una cosa e poi incontra Ottobre al bar e gli dice il contrario. Ma come si fa a lavorare in questo modo?".
L'interpretazione di Zeni è però contraddetta da Ottobre: "Non è vero che eravamo alla bouvette ma a margine dei lavori parlamentari. Ha detto che siamo l'unica Provincia che non fa pressione a differenza delle altre Regioni e ha aggiunto che se ad Arco c'è il centro per la Procreazione medicalmente assistita sarebbe giusto ci fosse il Punto nascite".