Eletto "per caso", si è dimesso il sindaco Sandro Gerardi. Lasciano anche 6 consiglieri di maggioranza. Il Comune verso il commissariamento

CIBIANA DI CADORE. Il sindaco di Cibiana di Cadore, Sandro Gerardi, e sei consiglieri di maggioranza si sono dimessi dai loro incarichi. Il Comune va così verso il commissariamento.

Contattato dalla redazione de Il Dolomiti, il Comune non ha rilasciato dichiarazioni circa le motivazioni della decisione. Era diventato primo cittadino un po' "per caso" e dopo aver creato una lista "civetta" per evitare all'allora sindaco uscente, Mattia Gosetti, di dover evitare di superare il quorum del 40% dei votanti. Aveva vinto con 105 a 85 voti.

Ora, poiché il consiglio comunale conta un totale di dieci consiglieri, la Prefettura ha inviato al Ministero dell’Interno la proposta di scioglimento dello stesso, che nel frattempo è stato sospeso. Secondo il decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000 relativo all’ordinamento degli enti locali, infatti, i consigli comunali sono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero dell’Interno, tra gli altri motivi, per dimissioni del sindaco o per dimissioni della metà più uno dei membri assegnati.

Subentra nel frattempo il prefetto Antonio Russo per garantire la gestione dell’ente, in attesa del primo turno utile per nuove elezioni.

Secondo Openpolis, negli ultimi anni il motivo principale di scioglimento dei Comuni è di tipo politico: dal 2010 al 2020, infatti, in 6 casi su 10 (63%) la causa è stata un contrasto interno alla maggioranza politica, che si concretizza nelle dimissioni del sindaco, in quelle in blocco della metà più uno dei consiglieri oppure nell’approvazione di una mozione di sfiducia.

Il fenomeno rimane rilevante a ogni livello per la stabilità degli enti locali e la capacità delle amministrazioni di portare a termine il proprio mandato.