Inchiesta Benko, per Rizzo l'Autonomia trentina è "sopra le righe". Marchiori: "Un'indagine può capitare ovunque. Gli attacchi al Patt? Tesserati a livelli pre-Covid"

TRENTO. Il saggista e giornalista Sergio Rizzo parte da presupposti sbagliati rispetto all'Autonomia ma è chiaro che il Trentino si trova con riflettori puntati addosso e questo richiede un surplus di attenzione. La preoccupazione maggiore sugli effetti della maxi inchiesta ricade sulla credibilità della politica, che rischia di ricevere un altro duro curo. Le Stelle Alpine, invece, non sono spaccate e vengono rispedite al mittente le accuse di un partito appiattito a Destra. Una riflessione a tutto tondo quella di Simone Marchiori, assessore provinciale e segretario politico del Patt, tirato in ballo da altri due autonomisti che hanno governato la Provincia, l'ex presidente Ugo Rossi e l'ex presidente Michele Dallapiccola.  

Si parte dalla maxi-inchiesta, che coinvolge le relazioni tra politica e imprenditoria, deflagrata negli scorsi giorni con 77 indagati e 9 arresti, prima che venissero revocati i domiciliari a Cristina Santi, sindaca di Riva del Garda. "Non commento la vicenda perché c'è il lavoro della magistratura e, soprattutto, c'è la presunzione di innocenza. Aspettiamo che venga fatta chiarezza", dice Marchiori. "Certo, ora sembra emergere una situazione complessa e viene colpita tanto la Destra quanto la Sinistra. Mi preoccupa l'impatto sull'elettorato e sulla fiducia dei cittadini". 

Una partecipazione alla vita pubblica che appare in forte difficoltà. Le affluenze alle urne basse ma anche i problemi nel formare le liste per partecipare alle elezioni. "Arrivare alla verità richiede sempre molto tempo e il dato è che c'è un danno. Le classi dirigenti devono lavorare per acquisire credibilità e centralità perché non si può superare questo sistema dei partiti e della politica. Si deve recuperare la fiducia per il futuro".

Il saggista e giornalista Sergio Rizzo a il Dolomiti ha parlato di un problema che emerge "quando si amministrano delle risorse, spesso rilevanti, e si interpretano le regole in modo un po' troppo disinvolto. La mano libera lasciata in certi settori rischia di portare, purtroppo, a queste situazioni. Ci sono storture e l'Autonomia non ha più senso. Il presidente di una Regione o di una Provincia autonoma ormai crede di avere le prerogative, e in alcuni casi è già così, del presidente della Repubblica. Questo è in sintonia con la costituzione?" (Qui articolo).

"Non è nuovo a queste uscite", ribatte Marchiori. "Spesso parte da presupposti non corretti, come il riferimento ai privilegi, e senza conoscere fino in fondo l'effettivo impatto dell'autogoverno. Certo, fuori dal Trentino non sempre c'è un clima positivo rispetto alla specialità e questo tipo di inchieste possono alimentare le diffidenze ma questo non significa che dobbiamo cambiare il sistema". 

Un'Autonomia che, però, rischia di appannarsi. "La sfida è continuare a lavorare per essere migliori e per innovare le nostre prerogative. L'autogoverno non è una strada semplice. Abbiamo certamente i riflettori puntati addosso in linea generale e queste inchieste possono aprire a dibattiti e discussioni, ma non decretare la fine di questa esperienza: queste situazioni possono accadere purtroppo anche nelle Regioni a Statuto ordinario".

Le Stelle Alpine sono favorevoli all'Autonomia differenziata. "Le leggi possono essere migliorate e si possono apportare correttivi ma è necessario costruire una cultura in questo senso. Invece ci si ferma alla battaglia ideologica e politica". L'assessore ha la delega sulla promozione della conoscenza dell’Autonomia. "Il Dipartimento ha lavorato molto intensamente e portiamo la nostra storia nelle scuole trentine per educare alla specialità perché c'è il rischio che venga data per scontata. L'Autonomia ci ha reso un territorio peculiare, ci ha permesso di essere all'avanguardia". 

Poi arriva una prima risposta alle critiche mosse dagli ex (Qui articolo). "All'incontro pubblico per celebrare l'anniversario dell'entrata in vigore del Secondo Statuto di Autonomia in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino e il rinfresco è stato organizzato dall'Associazione Padre Chini che poi si è affidato a un'associazione con cui collabora. Non voglio polemizzare perché è stata una serata molto partecipata in cui sono stati ripercorsi i valori del territorio. Inoltre non c'è una spaccatura all'interno del Patt, il gruppo consiliare ha regolarmente partecipato a una serata d'ambito".

Le Stelle Alpine "non sono appiattite a Destra e respingo ogni accusa sull'ininfluenza. Negli anni scorsi ho condiviso la scelta di correre blockfrei ma quella decisione ha poi evidenziato molti limiti perché ci ha indebolito in questo contesto di marcato bipolarismo. Ci siamo trovati con una divisione tra esponenti che seguivano più la maggioranza e altri più l'opposizione con poi poca chiarezza in generale".

Da qui l'asse si è spostato verso la Lega e l'accordo programmatico con il presidente Maurizio Fugatti. "Le decisioni hanno un costo ma permette poi di costruire una proposta e poter incidere, in particolare se si governa. Un messaggio è che se qualcuno avesse voluto poteva provare a dettare la linea o sarebbe rimasti, invece hanno preso altre strade, forse più per interessi personale".

Gli autonomisti sono attesi dal congresso. "L'obiettivo è di delineare e di rafforzare la strada che abbiamo intrapreso. Una linea chiara e propositiva. Il tesseramento è tornato ai livelli pre-Covid, i numeri non significano tutto ma è un metro di paragone sull'andamento del progetto politico", conclude Marchiori.