Inchiesta Benko, Merler (Fratelli d'Italia) sceglie De Bertolini (quota PD) per farsi difendere: "Ho puntato sul migliore". Critico il Partito democratico: "Situazione inopportuna"
Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia e già candidato sindaco per il centrodestra Andrea Merler nomina Alessandro De Bertolini, consigliere provinciale e capogruppo regionale del Pd, come legale per affrontare la maxi inchiesta che rischia di travolgere il Trentino Alto Adige: "Scelta professionale". Per FdI: "La questione è privata, non politica". Ma il Partito Democratico: "Inopportuno, si dà un'idea sbagliata"
TRENTO. La giustizia deve fare il suo corso e accantonando tutte le, doverose in uno Stato di diritto, premesse sulla presunzione di innocenza e così via, la fotografia è di relazioni e di intrecci bipartisan con l'imprenditoria. Da sinistra a destra. Questo almeno quanto emergerebbe dalla maxi inchiesta che ha portato le forze dell'ordine a indagare 77 figure di spicco del Trentino Alto Adige e all'arresto di 7 persone (qui ricostruzione della vicenda e qui gli indagati e gli arrestati 'eccellenti'). Un terremoto, anche politico, con il Partito Democratico che ha aperto qualcosa in più di una riflessione sulle posizioni di Alessandro Betta e Tiziana Betta, rispettivamente sindaco e consigliera comunale di Arco. La richiesta è di autosospendersi, poi si valutano ulteriori passi in assenza di riscontri.
In questo contesto c'è un ulteriore tassello che rischia, forse, di confondere ancora di più i cittadini, che potrebbero portare a urlare alla magnadora. A una classe politica pronta a difendere sé stessa: un'autoconservazione della specie in un'Autonomia che esce intaccata nell'immagine e che risulta arraffona (Qui articolo).
La scelta, legittima, di Andrea Merler (avvocato di professione) di affidare la partita a un collega, seppur di assoluto e riconosciuto prestigio, Andrea De Bertolini (altro avvocato di professione). Insomma, il consigliere comunale in quota Fratelli d'Italia e già candidato sindaco per il centrodestra alle ultime elezioni comunali difeso dal consigliere provinciale e capogruppo regionale del Partito Democratico.
"La decisione è stata squisitamente professionale e l'accostamento alla politica è completamente sbagliato: non ci sono attinenze", le parole a il Dolomiti di Merler. "Si parla di lavoro, De Bertolini è specializzato in diritto penale mentre personalmente mi occupo di civile e societario. Ho semplicemente cercato l'avvocato che reputo il migliore in questo campo".
Le ragioni di opportunità vengono superate "da motivazioni puramente professionali". Inoltre c'è il segreto professionale, quindi quanto potrebbe uscire dai colloqui, anche di dinamiche politiche interne ai partiti devono restare blindati. "Per il resto siamo certi di chiarire nelle opportune sedi e c'è fiducia nel lavoro della magistratura".
Una scelta appoggiata da Fratelli d'Italia. "La questione non investe il partito: si tratta di ambiti privati che non intaccano in alcun modo l’azione di FdI", dice il deputato Alessandro Urzì. "Non sindachiamo in alcun modo decisioni che attengono la fiducia nella competenza professionale del legale. Credo proprio di potere dire che qui ancora meno c’entra la politica". Insomma, la politica viene accantonata a destra, con la coalizione che si è schierata subito per supportare, per esempio, Cristina Santi nella convinzione che la vicenda verrà chiarita.
Più dubbi a sinistra. Il Pd, come anticipato, valuta la situazione che riguarda i propri iscritti (Qui articolo) e non appare così convinto dall'unione di forze tra due esponenti politici in linea di principio su posizioni diverse. "E' una situazione assolutamente inopportuna", commenta Alessandro Dal Rì, segretario provinciale del Partito Democratico. "La scelta è sicuramente legittima dalle parti: si parla di un rapporto professionale, di diritto alla difesa e di svolgere il proprio lavoro".
Ci sono, però, le ragioni di opportunità. "Prima ancora che avvocato in questo momento De Bertolini è consigliere provinciale e capogruppo regionale del Pd. Questa situazione è complessa da spiegare all'esterno e può confondere il cittadino che è così portato a credere che si è tutti sulla stessa barca".
Un tandem Merler-De Bertolini che non convincerebbe in molti all'interno dei dem. "Certamente parliamo di due professionisti seri e molto bravi, ma ci sono tanti avvocati e questa scelta è evidentemente poco opportuna. Un sentimento che è diffuso e condiviso da molte persone, anche all'interno del partito", conclude Dal Rì.