Contenuto sponsorizzato

Caso Jj4 i sindaci trentini stanno con Fugatti, Gianmoena: ''Il bosco è un orto che va coltivato. Per fare questo dobbiamo lavorarci in sicurezza''

Oggi la seduta del consiglio delle autonomie locali cui hanno partecipato un centinaio di primi cittadini e una sessantina in remoto. Dopo anni di immobilismo ora anche i sindaci chiedono nuove competenze e più autonomia di gestione. Il Cal rappresenterà la posizione degli enti locali, partecipando al tavolo nazionale con un proprio rappresentante e si farà portatore di una mozione ai Comuni della provincia per consentire agli Enti locali di delineare le sorti del “progetto Life Ursus”, ridimensionamento o chiusura: ''Questo darà forza al presidente Fugatti''

Di Luca Pianesi - 19 aprile 2023 - 19:12

TRENTO. I sindaci trentini si stringono al presidente Fugatti e alla sua campagna contro l'orso, o almeno così emerge dalle parole del presidente dei comuni trentini Paride Gianmoena portavoce dei primi cittadini che si sono riuniti per il Consiglio delle autonomie locali. ''Solidarietà unanime dal mondo dei Sindaci Trentini alla famiglia di Andrea Papi - esordisce il presidente dei comuni trentini -. La gestione dell’orso è oggi un problema: non è un problema della Val di Sole, ma un problema dell’intero Trentino. Piena solidarietà alle istituzioni e alla Provincia in particolare e, allo stesso tempo, grande preoccupazione per la sicurezza delle persone. Servono azioni immediate e incisive per prevenire ulteriori attacchi da parte degli orsi''. 

 

La psicosi, dunque, è ormai generalizzata e dopo che in 24 anni di presenza dell'orso in Trentino si sono registrate 8 aggressioni (una, purtroppo, mortale avvenuta il 5 aprile scorso) il messaggio che si trasmette all'esterno del Trentino anche dalle amministrazioni comunali è quello di un territorio sotto assedio spaventato dalla presenza di un centinaio di orsi la stragrande maggioranza dei quali nessuno ha mai visto o incontrato. Una solidarietà che suona anche come una ammissione di colpa di chi non è riuscito a mettere in atto azioni di tutela della sua cittadinanza e non ha fatto prevenzione quando avrebbe potuto tranquillamente metterla in campo senza alcuna remora. Le serate informative sul territorio, infatti, avrebbero potuto promuoverle gli stessi sindaci delle aree interessate; se il tema era tanto urgente si sarebbero potute accantonare maggiori risorse per promuovere il potenziamento di strumenti di difesa, per esempio dei propri allevatori o agricoltori, e qualcuno avrebbe potuto alzare la voce con la Provincia per avere un maggiore supporto e maggiori informazioni al riguardo.

 

Evidentemente a restare inerte non è stata solo l'amministrazione centrale ma anche quelle periferiche che oggi decidono di sposare la causa della Provincia, in qualche modo anche dal punto di vista di legale come è emerso per la partita con il Tar, quando era palese da subito che il Tribunale amministrativo regionale aveva già dato tracciato un percorso molto chiaro e lineare: voi potete catturare l'orsa, o ucciderla se mette in pericolo i forestali durante la cattura, ma intanto fateci avere i documenti sull'aggressione in oggetto così che noi si possa valutare il ricorso. La cattura è avvenuta senza nessun ritardo (sarebbe stata più veloce se il radiocollare fosse stato funzionante ma per questo la responsabilità è in capo alla Provincia), la sicurezza pubblica è stata garantita in pochi giorni e ora c'è il tempo di fare giustizia (in un senso o nell'altro, comunque la giustizia degli uomini ovviamente che, non è un mistero, sulla natura tutto possono).

 

''Il bosco - ricorda ancora Gianmoena - è da sempre fonte di vita per le comunità rurali, è un orto che va coltivato e per questo va lavorato con cura, effettuando la manutenzione dei sentieri e delle strade con piani di taglio concordati con le autorità forestali. I Comuni hanno i custodi forestali che sono i “geometri” del bosco e le foreste del Trentino sono tutte certificate Pefc, quindi la gestione é sostenibile. Negli ultimi anni abbiamo subito Vaia, oggi - continua Gianmoena - stiamo cercando di dare risposte al bosco aggredito dal parassita. Le nostre foreste sono sotto stress. Stiamo programmando piani di piantumazione e interventi di protezione. Abbiamo necessità che i nostri allevatori pascolino i pendii. Solo una montagna viva potrà rispondere anche alle sfide dei cambiamenti climatici. Per fare questo dobbiamo stare nel bosco in sicurezza. Questa è anche la terra degli usi collettivi e degli usi civici con diritto di legnatico. Il tema non va affrontato con tifo da stadio, ma con quotidiano equilibrio, sempre dentro le istituzioni. Chiediamo anche di essere ascoltati per una questione di rispetto: la voce di chi vive il problema deve avere più peso di chi abita a chilometri, chilometri e chilometri di distanza. Per la gestione puntuale e rispettosa delle nostre foreste servono risorse economiche. Ecco che il nostro ambiente naturale deve essere godibile dai trentini ma anche dai nostri turisti”.

 

I sindaci, quindi, chiedono un ruolo nella gestione attiva della sicurezza dei loro concittadini. Lo fanno chiedendo un cambiamento delle regole vigenti e una sburocratizzazione dei processi di gestione delle problematiche inerenti la sicurezza del Territorio da loro Amministrato. ''Deve dominare una fiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di dare risposte celeri, attendibili ed efficaci - spiegano dal Cal anche se non si capisce bene perché non possa già essere così -. E questo spirito deve determinare le azioni ad ogni livello Istituzionale. Il Consiglio delle autonomie locali rappresenterà la posizione degli Enti locali, partecipando al tavolo nazionale con un proprio rappresentante e si farà portatore di una mozione ai Comuni della provincia per consentire agli Enti locali di delineare le sorti del “progetto Life Ursus”, ridimensionamento o chiusura''.

 

''Questo darà forza al presidente della Provincia Fugatti - prosegue Gianmoena - nelle azioni intraprese, da tutti condivise, e farà sentire il peso dei cittadini trentini, attraverso i loro Sindaci e Consigli comunali nelle scelte inerenti la sicurezza del territorio e con essa dell’appetibilità della vita e del turismo in Trentino e nelle sue Valli. Temi della riunione di oggi alla quale hanno partecipato il Presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti e l’Assessora Provinciale all’Agricoltura e foreste, Giulia Zanotelli, con il Dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col''.

 

I vertici della Provincia hanno fatto il punto della situazione, aggiornando i Sindaci sulla cattura dell’orsa JJ4 avvenuta la notte scorsa. Il Presidente Fugatti ha aggiornato riguardo all’attività della Provincia per la gestione degli esemplari problematici, in particolare a seguito della cattura di JJ4, e ai passaggi relativi agli altri orsi: MJ5, per il quale c’è già parere favorevole dell’Ispra all’abbattimento, e M62, per cui la Provincia chiederà la rimozione. “La Giunta provinciale - così Fugatti - ha apprezzato il fatto che i Comuni trentini si siano costituiti presso il Tar nel procedimento sul ricorso contro l’abbattimento di JJ4; un atto che conferma un forte spirito di unità a livello di Istituzioni e territorio. Abbiamo bisogno di un approccio coeso e costruttivo a livello di Trentino per costruire un percorso che vada oltre la straordinarietà dei casi problematici e consenta di riportare il progetto di ripopolamento dentro parametri che garantiscono i requisiti di sicurezza per la popolazione”.

 

I sindaci (un centinaio quelli presenti, una sessantina in collegamento) sono interventi numerosi e hanno ribadito la loro posizione: gli orsi aggressivi e pericolosi vanno rimossi senza se e senza ma. Ben vengano l'incremento della sorveglianza dell'area e dell'informazione sui comportamenti corretti da adottare in presenza di orsi e l'implementazione di misure di protezione per le abitazioni e le attività commerciali nelle zone a rischio, ma nei casi estremi la situazione va risolta con rapidità e decisione. I Comuni chiedono anche di sviluppare soluzioni a lungo termine per la gestione dell'habitat degli orsi e la loro coesistenza con le comunità locali, appoggiando il ridimensionamento del progetto.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
22 gennaio - 12:44
Pubblicato lo studio indipendente di Greenpeace Italia ''Acque Senza Veleni''. Livelli elevati si registrano in Lombardia (ad esempio in quasi [...]
Cronaca
22 gennaio - 11:19
I militari stanno cercando di ricostruire diversi aspetti dell'accaduto, compreso il movente dell'aggressione ai danni dello studente - lavoratore, [...]
Cronaca
22 gennaio - 11:10
Giorgio Del Zoppo (per tutti 'Gufo') è stato trovato a letto esanime dopo esser stato stroncato, a soli 55 anni, da un malore
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato