Berlusconi chiede la resa dell'Ucraina e attacca Zelensky e Meloni: ''Fossi stato io il premier con questo signore non ci avrei parlato'' (IL VIDEO)

TRENTO. ''Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore''. Silvio Berlusconi resta un Putiniano di ferro (dai tempi in cui lo invitava in Sardegna tra Olgettine e lettoni) e lo ha dimostrato anche oggi a Milano dopo aver votato nel seggio di via Ruffini per le elezioni regionali.

Fortunatamente l'ex Cavaliere non è più il presidente del consiglio e oggi conta poco anche nel governo di Giorgia Meloni perché altrimenti l'Italia si sarebbe trovata in una situazione internazionale davvero difficile, tra i pochissimi (la Bielorussia e qualche altra dittatura come la Corea del Nord, la Siria e il Nicaragua sono gli unici stati del mondo che all’Assemblea Generale dell’Onu hanno votato contro la risoluzione di condanna dei referendum con cui la Russia ha preteso di annettere le quattro province ucraine in parte occupate di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson) a sostenere una qualche fondatezza della guerra di Putin contro l'Ucraina. 

Nel video, poi, Berlusconi chiede di fatto la resa dell'Ucraina. A domanda: ''Cosa dovrebbe fare il presidente Biden?'', la risposta del leader di Forza Italia è: ''Dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli 'è a tua disposizione un piano Marshall per ricostruire l'Ucraina a una condizione, che tu da domani ordini il cessate il fuoco perché da domani noi non ti daremo più armi e dollari'. Soltanto una cosa del genere potrebbe convincere questo signore a un cessate il fuoco''. Di fatto per Berlusconi l'Occidente intero sta sbagliando ad aiutare uno Stato sovrano democratico aggredito barbaramente. Gli Usa ( e noi con loro) dovremmo sospendere il nostro sostegno e a quel punto costretti alla resa si arriverebbe al cessate il fuoco. Un discorso da vero stratega amante della libertà e della democrazia.