A ''caccia'' dei 70 milioni del Pnrr tra funivia Trento-Bondone e funicolare Merano-Scena-Tirolo. Ma il sindaco del Burgraviato: ''Manca un'idea complessiva''
In Alto Adige c'è un po' di preoccupazione per il progetto presentato per accedere alle risorse del Pnrr. Il sindaco di Merano, Dario Dal Medico: "Considero necessario che ci siano degli indubbi vantaggi anche per Merano. Non posso condividere l'idea di appoggiare un'opera che risponda solo a risolvere i problemi di traffico degli altri Comuni confinanti"
MERANO. "Ci sarebbe la necessità di valutare con maggiore serenità il progetto". Queste le parole di Dario Dal Medico, sindaco di Merano, sul piano di collegamento tramite funicolare del centro termale con Scena e Tirolo. "Invece a causa dei tempi stretti per presentare la richiesta al ministero non c'è stato un coinvolgimento. Certo, l'opera è di competenza sovracomunale ma comunque i territori devono poter partecipare a questo dibattito".
La Provincia di Bolzano ha ha classificato il progetto come necessario e quindi l'ha approvato per rispondere nei termini necessari alla scadenza del 31 agosto. "Ma per poter sostenere il progetto della funicolare - spiega Del Medico - considero necessario che ci siano degli indubbi vantaggi anche per Merano. Non posso condividere l'idea di appoggiare un'opera che risponda solo a risolvere i problemi di traffico degli altri Comuni confinanti. La soluzione deve essere conveniente per tutti, ora non è win-win".
La funicolare Merano-Scena-Tirolo è l'altra faccia della medaglia che dovrebbe portare il Trentino Alto Adige a ottenere circa 70 milioni provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nell'ambito del trasporto rapido di massa, compresi gli impianti funiviari cittadini. "Nella concreta possibilità che entrambi i progetti vengano accettati e approvati - il commento in Provincia di Trento - si troverà una soluzione mediana per la suddivisione delle risorse nell'ambito delle normali interlocuzioni istituzionali".
La Pat ha presentato, come noto, la funivia Trento-Monte Bondone con la richiesta di finanziare il primo lotto funzionale (Ex Sit-ex Italcementi-Sardagna; poi per arrivare a Vaneze e Vason si spera nell'intervento dei privati), mentre la Provincia di Bolzano questo progetto per "migliorare complessivamente e rendere più sostenibile la mobilità nella zona di Merano". A questo punta la funicolare "con il corrispondente ampliamento delle linee di autobus a Merano, Scena e Tirolo".
I tecnici altoatesini hanno evidenziato che questa soluzione dovrebbe apportare una serie di vantaggi: riduzione del 26% del traffico con le auto private, i cittadini che si spostano con i mezzi pubblici risparmierebbero il 10% del tempo di viaggio e ci sarebbe un risparmio di 1.400 tonnellate di anidride carbonica all'anno. Il trasporto pubblico passerebbe dal 22% al 42%.
Sono in generale opere dai grandi numeri. A Trento si parla di 600 mila passeggeri anno dal capoluogo a Sardagna con la possibilità di salire a 900 mila con la tratta Vaneze-Vason. La funicolare Merano-Scena-Tirolo trasporterà 6.700 persone al giorno e le linee di autobus prolungate 9.000 persone al giorno. Il punto di partenza scelto per la stazione a valle è l'attuale parcheggio Karl Wolf, qui c'è la previsione di realizzare fermate per gli autobus e ulteriori posti auto: la soluzione proposta a binario unico consiste in due treni navetta per un massimo di 180 passeggeri ciascuno tra le due stazioni terminali.
Il tracciato si snoda in galleria in direzione di Scena e raggiunge la zona industriale di Tirolo, qui è prevista una prima stazione intermedia che potrà fungere da punto di trasferimento intermodale per i passeggeri provenienti dalla val Passiria. Il percorso prosegue poi su un viadotto sul lato destro orografico del Passirio e attraversa il fiume davanti al ponte ciclabile.
Dopo aver attraversato il fiume, la seconda stazione intermedia si troverà nei pressi del campo sportivo di Scena, prima che il tratto finale si snodi in salita attraverso una galleria fino al paese. Complessivamente, il percorso totale avrà una lunghezza orizzontale di 2,75 chilometri. Il tempo di percorrenza è indicato dai tecnici in 9,3 minuti.
E' poi previsto un servizio di autobus elettrici rapidi per coprire un percorso di circa dieci chilometri (con una ventina di fermate) per collegare i punti più importanti di Merano: la stazione ferroviaria di Merano, l'ospedale di Merano, il centro scolastico Karl Wolf, la stazione a valle della funicolare per Scena, le terme, il centro città, la passeggiata fino alla stazione intermedia della funicolare alla zona artigianale di Tirolo.
I dodici autobus, lunghi 18 metri e in grado di trasportare 130 passeggeri ciascuno, forniti dalla Sasa, società in house della Provincia, si sposterebbero lungo corsie preferenziali per un minor numero di corse nel centro di Merano, "i collegamenti complessivi verrebbero migliorati", secondo i progettisti. La previsione è di potenziare anche collegamento con gli autobus a Tirolo, ottimizzando il collegamento del centro del paese con la seggiovia per Merano.
"Il collegamento - commenta il sindaco di Merano - è un'opportunità ma arriva in un periodo critico per la nostra città, già interessata da due grandi opere, la prima in corso e la seconda prossima a essere avviata, il tunnel della circonvallazione e il garage in caverna sotto il monte Benedetto".
Se per quanto riguarda la funivia Trento-Monte Bondone l'entusiasmo appare unanime tra amministrazione comunale e provinciale, sono invece forti le perplessità da parte del primo cittadino di Merano sul progetto della funicolare.
"Non sono convinto dal tracciato parzialmente in tunnel e più in generale serve una visione integrata della mobilità altrimenti ci sono più criticità che risposte alle esigenze dei centri abitati - aggiunge Del Medico - i passeggeri scendono in via Wolf ma come raggiungono le destinazioni? Il centro città o l'ospedale, la stazione ferroviaria, l'ippodromo o le scuole come vengono messe in collegamento? Si eliminano i bus extraurbani da e per Scena e Tirolo ma si aumentano le linee urbane a Merano per gestire gli spostamenti? Sono necessari collegamenti e corse frequenti, parcheggi e strutture per le biciclette. Si parla da decenni di questa possibilità, ora è stato presentato questo progetto non concordato con l'amministrazione comunale. Non c'è contrarietà e siamo consci che sia un'opportunità ma comunque siamo preoccupati. Temo che ci sia poco margine di manovra, che si possano limare i dettagli e che cambiamenti importanti, come una nuova locazione della stazione a valle, possano compromettere l'arrivo dei finanziamenti tramite il Pnrr. A ogni modo serve la serenità necessaria per alcuni approfondimenti del piano, altrimenti diventa solo un progetto di facciata", conclude Dal Medico.