Coronavirus, Italia zona rossa per Natale e Capodanno. Fugatti: ''C'è il sì della Provincia di Trento. Non ci opponiamo anche all'anticipare questa misura di una settimana''
l'esito dell'incontro di questa mattina, mercoledì 16 dicembre, tra i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia e le Regioni. Fugatti: "Il governo ha sottoposto ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome la richiesta di prevedere una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 di gennaio. La Provincia di Trento ha dato parere positivo"

TRENTO. "E' quasi certa l'istituzione della zona rossa nazionale dal 24 dicembre. C'è il 'Sì' della Provincia di Trento", così riferisce il presidente Maurizio Fugatti in Aula, che aggiunge: "Ma questa misura potrebbe venire anticipata di una settimana per evitare spostamenti e assembramenti. Il Trentino non si opporrebbe".
Questo l'esito dell'incontro di questa mattina, mercoledì 16 dicembre, tra i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia e le Regioni. "Il governo - dice Fugatti – ha sottoposto ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome la richiesta di prevedere una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 di gennaio. La Provincia di Trento ha dato parere positivo alla richiesta del governo, così come quasi tutte le Regioni".
Pochi minuti fa anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, in conferenza stampa ha confermato di aver chiesto "restrizioni massime" e misure più severe per le festività (Qui articolo). Anche il Trentino ritiene a questo punto opportuno prevedere nuove strette.
Nel corso della conferenza alcune Regioni hanno, infatti, chiesto che tale misura venga anticipata a lunedì 21 dicembre. "Su questo punto riferirà domani il ministro Boccia per decidere se anticipare o meno la zona rossa nazionale già a partire da questo fine settimana. Tra chi sostiene questa proposta c'è anche la Provincia di Trento, non ci opponiamo. La situazione sanitaria è pesante, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri. Ogni chiusura deve però essere accompagnata dai ristori".
La curva del contagio appare ancora alta in Trentino e le ospedalizzazioni sono a livello di guardia, il tasso di occupazione dei posti letto preoccupa le autorità, così come gli operatori del mondo sanitario (Qui articolo), l'Ordine dei medici, intervenuto tramite una lettera indirizzata al presidente Fugatti e all'assessora Segnana per chiedere un deciso cambio di passo e prevedere delle misure di contenimento (Qui articolo) e i sindacati Cgil, Cisl e Uil (Qui articolo)