''Per accedere al welfare 10 anni di residenza in Trentino''. L'idea che piace a Fugatti, copiata dal Reddito di cittadinanza
Oggi sono necessari tre anni di residenza per l'accesso a case Itea, assegno al nucleo familiare e assegno per la non autosufficienza. Il governatore: "Per il Reddito di cittadinanza richiesti 10 anni, è caduto un tabù e valuteremo di aumentare gli anni di residenza anche qui"
TRENTO. Per avere il reddito di cittadinanza serviranno 10 anni di residenza sul territorio italiano, così c'è scritto nel testo della legge tanto voluta dai 5 Stelle. "E' caduto un tabù", osserva subito Fugatti, che sta pensando di portare a 10 anni di residenza anche l'accesso al welfare trentino.
L'ipotesi era stata buttata lì da Achille Spinelli, assessore a economia e lavoro, ma ora è il governatore che prende l'impegno di studiare bene la fattibilità di questa idea. "Ci avevano sempre detto che oltre i 3 anni non si poteva andare, che c'erano limiti della Costituzione, delle regole europee - spiega il presidente - ma ora c'è un governo nazionale che ha deciso i 10 anni di residenza per il reddito di cittadinanza".
E la domanda se la fa lui stesso: "Perché non lo possiamo fare anche noi su altri aiuti?". Fugatti sta parlando degli aiuti al reddito come l'assegno al nucleo familiare, come l'assegno per le cure dei non-autosufficienti, dell'accesso alle case Itea. Ora servono 3 anni di residenza e 10 sarebbero molti di più.
Vediamo però di capire bene. A livello nazionale si chiederebbero i 10 anni di residenza in Italia. In Trentino si chiederebbero i 10 anni di residenza su quello provinciale. Dovrebbero aspettare - rimanendo esclusi da alcune parti del welfare - non soltanto gli stranieri ma anche i cittadini italiani che da un'altra regione d'Italia si sono trasferiti qui. Anche un veneto, un lombardo, un siciliano.
Dieci anni prima di poter accedere alla casa Itea, prima di poter vedersi riconosciuto un aiuto per il nucleo familiare o per il congiunto con l'Alzheimer. Anche se da 10 anni in Trentino si lavora e si pagano le tasse. Un tempo lungo, tanto lungo quanto quello necessario per l'ottenimento della cittadinanza italiana.
"Vediamo il decreto come esce e poi possiamo valutare se introdurre anche sugli aiuti che vengono erogati in Trentino il limite dei 10 anni". Su tutti? Su alcuni? "Lo vedremo - dice - ma il tabù per cui non puoi fare è ormai caduto". E nel caso dovesse intervenire, come ha fatto già in passato la Corte Costituzionale, "interverranno prima sul governo nazionale e poi noi ci adegueremo".