Corsa contro il tempo per salvare Paolo e Cristian, dispersi in alta quota da due giorni: localizzato un cellulare ma degli escursionisti non c'è traccia
Uno degli smartphone sarebbe stato geolocalizzato, ma dei due, per ora, non c'è traccia. Nel frattempo, il maltempo non dà tregua
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LECCO. Paolo Bellazzi di Cambiago e Cristian Mauri di Vimercate, entrambi classe 1976, sono scomparsi da sabato 8 febbraio. Le speranze di ritrovarli in vita si stanno riducendo sempre più al lumicino, soprattutto visto il maltempo che imperversa in quota, fra nevicate, forte vento e basse temperature.
I due, nonostante gli sforzi dei tantissimi soccorritori in campo, ad oggi, 10 febbraio, risultano ancora dispersi sulla Grignetta (Qui articolo). Ieri, 9 febbraio, approfittando di una "finestra" durante la quale le condizioni meteo sono risultate più clementi, gli elicotteri "Drago" dei vigili del fuoco sono riusciti a decollare e hanno compiuto una ricognizione dall'alto della zona, utilizzando anche un dispositivo per la localizzazione del segnale emesso dai telefoni cellulari.
Da quanto sembra uno degli smartphone sarebbe ancora acceso e sarebbe stato geolocalizzato. Sono stati fatti levare in volo anche alcuni droni dotati di localizzatore termico (Ne parlavamo qui).
Sono proseguite anche le operazioni a terra, che hanno visto impegnate una ventina di operatori del Soccorso Alpino delle stazioni di Lecco e Valsassina - Valvarrone, che hanno dovuto operare in un ambiente decisamente ostile, che richiede competenze tecniche di alto livello dato il contesto. Altre squadre sono pronte a partire dalle due elibasi della zona. Le bonifiche effettuate sui percorsi primari e nei canali (tra questi il Caimi, il Porta, il Cecilia e altri) purtroppo non hanno dato ancora alcun esito.
Paolo Bellazzi e Cristian Mauri sono due skyrunner provenienti dalla Brianza: dopo aver parcheggiato la macchina a Piani dei Resinelli, dove è stato allestito anche il campo base, sono saliti a piedi verso la vetta. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, arrivati a due terzi del percorso avrebbero deciso, visto il peggioramento delle condizioni, di tornare indietro e, da quel momento, si sono perse le tracce. Le verifiche effettuate hanno permesso di appurare che l'auto è ancora parcheggiata ai Resinelli e i due non hanno fatto rientro a casa.
Le ricerche sono continuate sino a metà pomeriggio di ieri quando, a causa di un ulteriore peggioramento, gli elicotteri hanno dovuto far rientro e la presenza di nubi a bassa quota impedisce qualsiasi altro decollo. La neve caduta in queste ore e l'innalzamento delle temperature in quota ha anche aumentato il rischio di valanghe.
Imponente la macchina dei soccorsi messa in campo con l'obiettivo di recuperare i due escursionisti. Le ricerche proseguiranno anche nella giornata di oggi, 10 febbraio.