PODCAST. "La disabilità non mi frena, realizzo i miei sogni", Lola Delnevo racconta la sua vita dopo l'incidente: "Ho scalato El Capitan e attraversato la Patagonia"
L'alpinista bergamasca è rimasta paralizzata in un incidente avvenuto nel 2015 in val Daone, mentre scalava una cascata di ghiaccio. "Il momento più duro da affrontare è stato quando mi sono resa conto che non sarei mai più tornata come prima. Ma poi ho capito che la disabilità non mi impedisce di inseguire i miei sogni". Ora in cantiere c'è una nuova avventura: “Un viaggio in canoa nel territorio delle Yucon in Canada”
TRENTO. “Il momento più duro da affrontare è stato quando mi sono resa conto che non sarei mai più tornata come prima. Ma poi ho capito che la disabilità non mi impedisce di inseguire i miei sogni. Quello che ho imparato? A sforzarmi di fare anche le cose più difficili e realizzare, a piccoli passi, i miei sogni”. L'alpinista bergamasca Eleonora “Lola” Delnevo si racconta nella nuova puntata del podcast de Il Dolomiti “Da quassù”, realizzato dalla giornalista Marta Manzoni e che dà voce a chi vive, studia e ama la montagna, per offrire diverse prospettive sulle terre alte.
Socia onoraria dei Ragni di lecco, laureata in scienze ambientali, si è avvicinata al mondo dell'alpinismo durante gli studi universitari, scalando sulle Orobie e sulle Alpi diverse. Il 19 marzo 2015, durante l'ascesa ad una cascata di ghiaccio in val Daone, in Trentino, un blocco di roccia e ghiaccio si è staccato trascinandola per diverse decine di metri. Nell'impatto la giovane si è spezzata la colonna vertebrale.
“Mentre ero in ospedale avevo sempre qualcosa da fare, c'è sempre qualcuno con me, il medico o il fisioterapista – racconta. - Ma quando sono tornata a casa e ho dovuto affrontare quello che era successo, è stata molto dura. Mi sono resa conto che non sarei più tornata come prima. Quel momento è stato davvero duro da affrontare psicologicamente. Dal punto di vista fisico, invece, sono riuscita a recuperare più velocemente”.
Ma la disabilità non l'ha fermata. Lola pratica sempre molto sport, tra cui kayak e pallacanestro in carrozzina, anche se la sua passione resta la montagna. Tra le imprese affrontate, l'ascesa a El Capitan, nello Yosemite in California. “Ho fatto due tentativi – racconta Lola: - uno nel 2016, non andato a buon fine. Eravamo in tre anziché in quattro, come previsto, e siamo stati troppo lenti. Quindi abbiamo rinunciato. Una seconda volta nel 2018. Quell'anno siamo riusciti a portare a termine l'ascesa. Ci siamo divertiti molto. Prima di partire avevo chiesto a due ragazze disabili che avevano affrontato ascese simili; abbiamo adattato i loro metodi con il nostro. Ho usato alcuni accorgimenti: per esempio ho usato un imbrago da parapendio ultraleggero che mi ha permesso di sostenere il peso del corpo dal bacino in giù”.
Recentemente Lola Delnevo ha attraversato la Patagonia del sud da El Chaltén a Ushuaia in hand bike, per un totale di 1200 chilometri. “Un'avventura magnifica – svela. - Mi ha permesso di vedere un Paese che avevo sempre sognato di visitare. Attraversare i parchi del Fitz Roy, del Torres del Paine è stata un'emozione grandissima. Ho capito che un viaggio che può sembrare molto difficile per una persona disabile, in realtà è fattibile. Serve volontà, pianificazione e un po' di fortuna”.
“I pregiudizi sulla disabilità sono ancora molti – spiega. - Ammetto che le difficoltà ci sono. Ma credo che con un po' di aiuto, tante cose si possano fare, anche per chi ha una grave disabilità come la mia. Quello che posso dire è che la disabilità non mi impedisce di inseguire i miei sogni. Ho imparato a sforzarmi di fare anche le cose più difficili e realizzare, a piccoli passi, quello in cui credo”.
Ora in cantiere c'è una nuova avventura: “Un viaggio in canoa nel territorio delle Yucon in Canada”.