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Dalle scuole alle consulenze, l'impegno di Pensplan Centrum nell'educazione finanziaria: "Favoriamo una cultura previdenziale e del risparmio in Regione"

Il Trentino Alto Adige va certamente meglio in materia di previdenza complementare rispetto al quadro nazionale ma i dati possono essere migliorati rispetto all'Europa. L'amministratore delegato e Ceo di Pensplan Centrum, Matteo Migazzi: "Ci sono ancora differenze ingiustificate da contrastare come il gender pay gap che si ripercuote anche sul divario pensionistico di genere"

Di LA - 17 dicembre 2024 - 19:13

TRENTO. Dalla settimana dedicata all'Educazione previdenziale in collaborazione con i partner Pensplan Infopoint, all'appuntamento "Donne e Finanza" per avviare una profonda analisi sulla necessità di ridurre il gender gap pay, dalla partecipazione al Global Welfare Forum a Roma ai tavoli con il governo, sono mesi intensi per il personale di Pensplan Centrum, che è attiva anche nelle scuole per i progetti rivolti alle nuove generazioni.

 

Il Trentino Alto Adige va certamente meglio in materia di previdenza complementare rispetto al quadro nazionale. Con riferimento, invece, all’educazione finanziaria i dati evidenziano un ritardo in confronto all'Europa e così ormai da anni sono state avviate diverse iniziative per stimolare una maggior comprensione e una miglior consapevolezza in termini di welfare generale.

 

"L’educazione finanziaria è la capacità di fornire ai cittadini gli strumenti necessari per orientarsi in un mondo finanziario sempre più complesso e per pianificare consapevolmente il futuro per prevenire potenziali fragilità", spiega Matteo Migazzi, amministratore delegato/Ceo di Pensplan Centrum. "L'obiettivo è duplice: migliorare le competenze individuali anche per sviluppare benefici tangibili a livello di comunità".

 

Gli ambiti di intervento sono quelli finanziario, previdenziale e assicurativo. Un piano che si articola lungo diverse direttrici: scuola, consulenze individuali e mondo del lavoro e aziendale.

 

"La scuola è un ambito privilegiato in cui è possibile veicolare messaggi e concetti, superando le differenze sociali", evidenzia Migazzi. "I numeri sono importanti e certificano il grande impegno della nostra società: 200 classi e 3.500 alunni raggiunti nell'anno scolastico 2023/24, dati confermati anche per questa edizione".

 

Un'altra azione è stata l'avvio di Pensplan Plus, un’analisi personalizzata negli ambiti "finanze”, “beni materiali”, “assicurazioni”, “previdenza complementare”, “tutela della famiglia” e “pianificazione successoria”.

 

"Un'analisi individuale e gratuita per fornire informazioni preziose e precise per ridurre potenziali fragilità. Una maggior consapevolezza è presupposto necessario per effettuare scelte corrette che rimangono, evidentemente, in capo alle singole persone. Il report, che è super partes e neutrale, approfondisce in modo rigoroso la situazione dell'aderente, senza però fornire consigli operativi. Questa neutralità viene percepita come affidabile e autorevole dai cittadini che si rivolgono a questo servizio. I primi mesi si sono rivelati molto interessanti e l'intenzione è di proseguire lungo questa strada con grande convinzione."

 

Promuovere l’alfabetizzazione finanziaria significa sviluppare una cultura del risparmio previdenziale nella popolazione del Trentino Alto Adige. In questo contesto, rientra anche la collaborazione con le due Province di Bolzano e di Trento, con la Libera Università di Bolzano e l’Università di Trento.

 

La società ha inoltre commissionato alle Università un'analisi per ottimizzare gli interventi. I sondaggi evidenziano differenze di alfabetizzazione a seconda della fascia di età (giovani e anziani ottengono punteggi inferiori alla media), del titolo di studio (le persone più istruite hanno una conoscenza finanziaria superiore alla media), del reddito (il livello medio di alfabetizzazione finanziaria tende ad essere più alto tra gli individui con redditi maggiori) e della professione/settore lavorativo (hanno una maggiore conoscenza finanziaria i dipendenti della pubblica amministrazione).

 

"La percentuale media di risposte corrette sulle tre domande fondamentali conosciute come 'Big Three' (interesse composto, inflazione e diversificazione del rischio) è stata in Regione del 40%, mentre solamente il 25% della popolazione conosce il funzionamento del sistema pensionistico obbligatorio (sistema contributivo, retributivo e misto) e l’utilizzo dei contributi pensionistici (utilizzo del sistema di ripartizione). Questo studio ci consente di fornire servizi ancora più puntuali e migliorare ulteriormente il nostro impegno".

 

I riflettori sono poi accesi sulle disuguaglianze tra uomini e donne per quanto riguarda gli stipendi e, di conseguenza, le pensioni. "Una differenza ingiustificata. Questo è un ambito di intervento prioritario: è urgente contrastare questa dinamica anacronistica. L'indipendenza economica, le conoscenze finanziarie e un equilibrio di genere possono garantire un benessere maggiore all'individuo e, in generale, a tutta la comunità", conclude Migazzi.

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