Crisi per Concast, un terzo Caseificio decide di abbandonare il Consorzio. La Federazione: "Posizione non comprensibile: scelta affrettata e poco costruttiva"
Dopo Latte Trento e Caseificio di Rumo, anche Fondo abbandona il Consorzio. E' un periodo nero per il Concast. Preoccupata la Federcoop che esprime disappunto: "Tutti i soci avevano deciso insieme di avviare un percorso di analisi e miglioramento. Questa scelta è affrettata"
TRENTO. E' un momento complesso per il Concast che perde un altro pezzo. Dopo Latte Trento e Caseificio di Rumo, anche Fondo abbandona il Consorzio. La decisione "per tutelare gli interessi dei soci" è stata presa dal Consiglio di amministrazione.
Ci sono due anni per cercare di far rientrare queste crisi. Una clausola prevista a livello di Statuto per permettere ai Caseifici e al Consorzio di organizzarsi. Abbandoni che si sono aperti con l'addio di Latte Trento in polemica per le remunerazioni considerate basse e per la gestione di Concast.
"Se a Latte Trento va riconosciuta coerenza nella propria scelta - commenta il Concast - motivata dalla percezione di un Consorzio ritenuto non in grado di fornire risposte concrete alle sollecitazioni avanzate dalla cooperativa, Fondo e Rumo hanno adottato una posizione meno comprensibile. Entrambi, infatti, erano pienamente consapevoli del progetto di analisi del settore avviato dalla Federazione Trentina della Cooperazione, i cui risultati avrebbero dovuto rappresentare la base di valutazione per qualunque decisione, sempre pienamente legittima, sull’eventuale uscita".
Queste tre realtà pesano inoltre parecchio, circa il 60% di latte conferito. Abbandoni in serie che mettono a rischio l'esistenza stessa del Consorzio che dovrebbe raggruppare 14 Caseifici. A questo punto si potrebbe ulteriormente aprire un effetto domino. Un periodo nero perché questi abbandoni seguono la vicenda dei formaggi a latte crudo che sono stati ritirati su indicazione del Ministero per una possibile contaminazione di escherichia coli con un prodotto che sarebbe collegato al caso della bimba di un anno finita in ospedale (Qui articolo) e c'è poi la questione legata al piccolo Mattia (Qui articolo).
I rappresentanti di Rumo e di Fondo, nel Consiglio di amministrazione del Consorzio del 12 agosto scorso, hanno votato a favore dell’iniziativa promossa dalla Federazione Trentina della Cooperazione, "concordata con i competenti assessorati provinciali e sviluppata in collaborazione con la società di consulenza Gabrielli & Partners. L’obiettivo dell’iniziativa è di sfrondare la discussione da inutili e pericolosi personalismi, affrontare con chiarezza le criticità che da anni caratterizzano il sistema e, infine, definire un coraggioso piano strategico, a cui seguirà un piano industriale, capace di rilanciare un settore fondamentale per il Trentino".
Il lavoro ha permesso, prosegue Concast, di indagare a fondo l'oggi e di ipotizzare un possibile domani dell’allevamento trentino, in particolare bovino ma non solo, con un’indagine quali-quantitativa su 610 stalle, condotta in collaborazione con la Federazione provinciale allevatori; intervistare consiglieri, persone considerate chiave in Concast e nei Caseifici, coinvolgere stakeholder di riferimento; analizzare i trend di consumo retail e del turismo enogastronomico e segmentare le vendite per mix prodotto e cliente.
E definire un benchmark economico finanziario dei competitor; esplorare il mercato potenziale provinciale per consumi retail e turistici; considerare i correlati aspetti organizzativi e di bilancio; proporre infine uno scenario al quale guardare per ritrovare unità all'interno del mondo lattiero caseario cooperativo.
“Tutti i soci del Consorzio hanno deciso insieme di avviare un percorso di analisi e miglioramento, consapevoli delle difficoltà esistenti", evidenzia Roberto Simoni, presidente della Federcoop. "L’obiettivo è affrontare le criticità e individuare soluzioni concrete per rafforzare la filiera. Disdire la partecipazione al Consorzio prima di avere in mano i risultati di questo percorso è un atto affrettato e poco costruttivo. Registrare come non si sia voluto attendere gli esiti dello studio prima di prendere decisioni così rilevanti dispiace e solleva perplessità sulle ragioni di questa accelerazione; al contempo rafforza la determinazione nel portare all’attenzione dei Consigli di Amministrazione interessati i risultati della nostra analisi nel pieno rispetto delle tempistiche a suo tempo promesse”.
Già nella giornata di domani (lunedì 16 dicembre) verrà richiesta la disponibilità di Concast e Latte Trento a incontrare la Federazione per la presentazione dello studio, "che siamo certi offrirà spunti di riflessione importanti; analoga opportunità verrà proposta ai Caseifici di Rumo e Fondo così come a tutti i soci del Consorzio, nella ferma e piena convinzione che solo un forte e credibile progetto unitario potrà offrire adeguate prospettive di redditività a favore degli allevatori, veri e unici destinatari finali di ogni decisione che verrà assunta".